GENOVA - “Rappresentazione e questioni di identità”: questo il tema della quinta edizione di “Diaspore Italiane — Italia in Movimento”, che si terrà dal 5 al 7 dicembre a Genova, in Italia. Torna dunque l’appuntamento con il progetto promosso dal MEI Museo Nazionale della Emigrazione Italiana di Genova, insieme a John D. Calandra Italian American Institute, Queens College (CUNY) di New York, CO.AS.IT. Italian Assistance Association di Melbourne e MUNTREF Museo de la Universidad Nacional de Tres de Febrero a Buenos Aires.
Quella di Genova sarà una nuova occasione per esplorare le idee di costruzione, affermazione, mantenimento e articolazione dell'identità in un contesto globale in continua evoluzione.
I contesti rappresentativi mostrano le identità culturali in movimento, mentre reagiscono, si adattano e si sviluppano in contatto reciproco e in reazione alle mutevoli nozioni di nazione nel mondo di oggi. I soggetti transnazionali navigano, valutano e negoziano diverse opzioni culturali all’interno di vincoli strutturali più o meno stringenti, emergendo così come agenti potenzialmente razionali di cambiamento. Al tempo stesso, le identità culturali emergono come costrutti storici influenzati da atti contemporanei e come costruzioni mondane dell’immaginazione umana.
In questi contesti segnati da un veloce cambiamento sociale e culturale, i musei delle migrazioni si interrogano sulla loro missione, oggi, nei confronti di una pluralità di soggetti: dai protagonisti della migrazione del passato e quella contemporanea agli italodiscendenti all’estero, dalle giovani generazioni per la quale l’emigrazione è una opportunità/necessità all’insieme del pubblico che sui fenomeni della migrazione vive atteggiamenti che vanno dall’inclusione alla xenofobia.
Diversi gli argomenti che verranno proposti nel corso della discussione: come si confrontano le idee di identità in movimento con i modi tradizionali di intendere le identità culturali come essenze fisse, tipicamente ancorate a nozioni come il sangue, la terra, la famiglia o la divinità; cosa si può dire della creazione e delle sfide ai concetti e alle costruzioni identitarie generazionali; in che modo i musei e gli altri luoghi di conservazione e manifestazione di culture in Italia e nel mondo, raccontano l’identità del migrante, la sua percezione del mondo e i processi di inclusione ed esclusione delle società in cui si trova a vivere; come si sono comportati a questo riguardo i musei internazionali della migrazione (Cité de l’immigration, Hospedaria dos Imigrantes, Hotel de Inmigrantes) e quali indicazioni ne derivano per i musei della migrazione in Italia, esistenti e in progettazione; come potremmo re-immaginare le strategie di documentazione con l’ulteriore sviluppo delle nuove tecnologie; qual è il ruolo della memoria, sia individuale che collettiva, nella creazione dell’idea di appartenenza; in che modo gli studi migratori, diasporici e coloniali creano, adattano, e sfidano le idee in evoluzione di identità, classe, genere, ed etnia; in che modo si conservano e si manifestano tali identità attraverso le varie articolazioni culturali tramite la scrittura, le arti visive e figurative, e la cultura materiale; come si adatta la lingua alle identità in movimento fra paese ospitante e paese d'origine; come la promozione del turismo delle radici agevola il rafforzamento del legame della diaspora italiana con l’identità culturale del paese di origine; come istituzioni, associazioni e stakeholder riflettono sull’anno del turismo delle radici e le sue prospettive.
Il bando per partecipare scadrà a fine mese, il 30 aprile 2024. Entro questa data dovranno essere inviate per mezzo di posta elettronica le proposte, tenendo conto che il programma è limitato a 30 sessioni regolari con un keynote separato e una sessione plenaria. L’indirizzo email è calandra@qc.edu e nell’oggetto andrà indicato il tema “Diaspore italiane”. Le accettazioni saranno annunciate il 1° giugno 2024.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del MEI.