"L'unico modo per evitare l'ingresso a Rafah è raggiungere un accordo sugli ostaggi".
Lo ha detto a Times of Israel una fonte israeliana secondo cui c'e una forte pressione internazionale affinchè l'operazione non abbia luogo. "Nessuno - ha ammesso la fonte - vuole che Israele entri a Rafah". Secondo la stessa fonte, nella sua controproposta Israele ha fatto "grandi concessioni", incluso il ritorno dei palestinesi sfollati nel nord della Striscia: una delle principali richieste di Hamas. La fazione islamica sarà domani al Cairo e potrebbe dare la sua risposta.
Un alto funzionario di Hamas ha detto che il gruppo darà la sua risposta all'ultima controproposta di Israele per un cessate il fuoco a Gaza lunedì in Egitto. "Una delegazione di Hamas guidata da Khalil al-Hayya arriverà domani in Egitto e darà la risposta del movimento alla proposta israeliana durante un incontro con funzionari dell'intelligence egiziana", ha detto il funzionario che ha voluto restare anonimo.
Gantz, 'ritorno degli ostaggi è più importante di Rafah'
Il ritorno degli ostaggi israeliani a casa è più importante dell'operazione militare a Rafah. Lo ha detto Benny Gantz, ministro del gabinetto di guerra che - rispondendo al leader di destra radicale Bezalel Smotrich - ha sottolineato che "il governo non avrebbe diritto di esistere se i suoi membri impedissero una intesa sugli ostaggi". "Entrare a Rafah - ha scritto su X Gantz - è importante nella nostra lunga campagna contro Hamas, ma il ritorno degli ostaggi catturati il 7 ottobre è di importanza molto più grande".
Abu Mazen, solo gli Usa possono fermare l'attacco a Rafah
Il presidente palestinese, Abu Mazen ha dichiarato che solo gli Stati Uniti a questo punto possono fermare l'attacco israeliano a Rafah, che costituirebbe "il più grande disastro nella storia del popolo palestinese". "Ci appelliamo agli Stati Uniti d'America perché chiedano a Israele di fermare l'operazione a Rafah, perché l'America è l'unico Paese in grado di impedire a Israele di commettere questo crimine", ha proseguito Abu Mazen, che si trova a Riad, in Arabia Saudita, per il vertice del World Economic Forum. "Israele entrerà a Rafah nei prossimi giorni" ha aggiunto, citato dai media israeliani, Abu Mazen e ha ribadito la necessità "della fine dei combattimenti e la fornitura di aiuti alla Striscia". Il presidente palestinese nell'ambito del Forum incontrerà il segretario di Stati Usa Antony Blinken.
Unrwa, 'Israele prepara operazione su larga scala a Rafah'
"Israele sta preparando un'operazione militare su larga scala nella città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza". Lo ha detto alla TASS Philippe Lazzarini, commissario generale dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA) in un'intervista esclusiva. "La mia paura in questo momento è ciò che l'esercito israeliano intende fare, a prescindere dall'assistenza militare a Israele da parte degli Stati Uniti. Sembra che ci sia una preparazione per un possibile intervento militare su larga scala a Rafah", ha detto.
Idf approva i nuovi piani di guerra in vista di Rafah
Il capo di stato maggiore Herzi Halevi ha approvato "i nuovi piani" per la continuazione della guerra a Gaza, in previsione anche della imminente operazione di terra a Rafah. Lo ha fatto sapere lo stesso esercito. Alla riunione era presente anche il comandante del Fronte sud dell'Idf, il generale Yaron Finkelman.
Media, domani delegazione di Hamas al Cairo per colloqui
Una delegazione di Hamas sarà al Cairo da domani per coloqui su cessate il fuoco. Lo ha fatto sapere, citata dai media internazionali e ripresa da Haaretz, una fonte della fazione islamica secondo cui dovrebbe essere discussa la controproposta avanzata da Israele ai mediatori egiziani e del Qatar per una tregua e il rilascio degli ostaggi.
Media, Blinken in Israele visiterà il kibbutz di Beeri
E' possibile che il segretario di stato Usa Antony Blinken nella suo prossimo viaggio in Israele - dove arriverà martedì - visiti il kibbutz di Beeri, uno dei più colpiti da Hamas nell'attacco del 7 ottobre, e il valico di Kerem Shalom da dove entrano gli aiuti per Gaza. Lo ha riferito Ynet. Questa - secondo la fonte - è la prima volta che un alto esponente dell'amministrazione americana si reca sui posti. Ad accompagnare Blinken saranno il ministro della difesa Yoav Gallant e quello degli esteri Israel Katz.
Hamas, sale a 34.454 il bilancio delle vittime a Gaza
Il ministero della Sanità di Hamas ha aggiornato a 34.454 il bilancio delle vittime dal 7 ottobre, sottolineando che i feriti sono invece saliti a 77.575. Il conteggio - ha precisato il ministero - comprende almeno 66 morti nelle ultime 24 ore.
Riunione di sei Paesi arabi a Riad per fermare la guerra a Gaza
Il ministro degli Esteri dell'Arabia Saudita, il principe Faisal bin Farhan Al Saud, ha presieduto un incontro a Riad con i rappresentanti di sei paesi arabi per discutere la situazione a Gaza, come riporta Al Jazeera. All'incontro hanno partecipato il ministro degli Esteri giordano Ayman Al-Safadi, il diplomatico più alto in grado egiziano Sameh Shoukry, il funzionario dell'Autorità Palestinese Hussein Al-Sheikh, il consigliere diplomatico degli Emirati Arabi Uniti Anwar Gargash e il ministro del Qatar Mohammed bin Abdulaziz Al-Khulaifi. Il gruppo ha sottolineato la necessità di porre fine alla guerra di Israele contro Gaza e l'importanza di riconoscere lo Stato di Palestina lungo i confini del 1967 con Gerusalemme Est occupata come capitale. Hanno inoltre respinto qualsiasi tentativo di sfollare i palestinesi dalle loro terre e qualsiasi operazione militare a Rafah.