Un funzionario diplomatico ampiamente citato dai media in lingua ebraica, ripreso dal Times of Israel, afferma che Israele ha deciso che non invierà ancora una delegazione al Cairo per i colloqui sulla tregua.
"Aspetteremo le risposte mercoledì sera e poi decideremo", dice il funzionario anonimo. I media israeliani avevano sostenuto lunedì sera che una delegazione sarebbe dovuta recarsi al Cairo martedì per ulteriori colloqui.
Intanto una fonte diplomatica francese ha detto a Reuters che nei negoziati c'è stata una convergenza sul numero di ostaggi rilasciati in cambio dei palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, ma che permangono ostacoli sulla natura a lungo termine della tregua. "Non siamo lontani da un accordo, ma non è la prima volta" (che si era vicini ma poi è saltata l'intesa, ndr), ha aggiunto la fonte.
E almeno 34 persone sono state uccise nei raid israeliani nella Striscia di Gaza durante la giornata di ieri, incluse 26 a Rafah, secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa. I caccia israeliani, sottolinea, hanno lanciato raid sulle aree a ovest di Rafah, nel sud della Striscia, e sulla periferia orientale della città di Beit Hanoun, nella Striscia settentrionale.
Netanyahu" "Entreremo a Rafah e annienteremo Hamas"
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato, durante un incontro con i rappresentanti delle famiglie degli ostaggi e delle famiglie, che "l'idea di porre fine alla guerra prima di raggiungere tutti i nostri obiettivi è inaccettabile.
Noi entreremo a Rafah e annienteremo tutti i battaglioni di Hamas presenti lì, con o senza un accordo, per ottenere la vittoria totale".