Il Leverkusen è imbattibile anche per la Roma, è 0-2
Sarà pure "imbattuto ma non imbattibile", come aveva detto Daniele De Rossi alla vigilia, ma il Bayer Leverkusen continua la propria striscia positiva all'Olimpico, portandola a 47 risultati utili consecutivi.Contro la Roma è 0-2 per gli ospiti, e per la squadra di Xabi Alonso è anche la quinta volta su undici partite in questa Europa League che non subisce reti. Così per i giallorossi, per il quarto anno di seguito in una semifinale europea, Dublino è un po', se non molto, più lontana, perché a Leverkusen servirà un'autentica impresa che, per quanto si è visto oggi, specie nella ripresa, non sembra alla loro portata.
I neocampioni di Germania, con il loro fraseggio orchestrato alla grande da quel Granit Xhaka che José Mourinho (non si sbagliava) avrebbe voluto ad ogni costo a Trigoria, hanno avuto quasi sempre il predominio del gioco, a parte i primi 21' del primo tempo, in cui la Roma ha giocato meglio. Poi il goffo errore di Karsdorp (fischiatissimo quando è stato sostituito al 17' st) ha servito su un piatto d'argento il primo gol ai tedeschi, a segno con 'mister 100 milioni' Wirtz che si è fatto un regalo di compleanno anticipato (compie 21 anni domani) e la Roma è rimasta sotto shock praticamente per tutta la partita subendo anche la seconda rete nella ripresa.
All'inizio Xabi Alonso sceglieva una squadra coperta con pochi punti di riferimento e mandava in panchina i suoi due attaccanti Boniface e l'ex di turno Schick, con Adli a fare il falso nove e Grimaldo, di solito esterno basso, questa volta alto a sinistra nel tridente. Mossa riuscita, perché lo spagnolo ex Benfica risultava una spina nel fianco della Roma. Hincapié cominciava invece marcando a uomo Dybala, e non lo perdeva mai d'occhio fino a quando Alonso on lo spostava più defilato sulla sinistra. Ma fino al gol dello svantaggio la Roma giocava all'altezza dei neocampioni di Germania, da parte loro molto guardinghi in un avvio di match decisamente molto tattico, con le due squadre a studiarsi e Xhaka impeccabile 'faro' del centrocampo del Leverkusen. La prima scossa la dava Lukaku al 21' colpendo, con un colpo di testa, la parte esterna della traversa su azione da corner, battuto da Dybala. Due minuti dopo Frimpong, partito in fulminea ripartenza sciupava una clamorosa occasione per i tedeschi calciando a lato. L'ex dirigente del Bayer Rudi Voeller, presente in tribuna, non poteva fare a meno di mettersi le mani nei capelli, nonostante l'amore che lo lega anche alla Roma. Al 27' Dybala scivolava proprio mentre avrebbe potuto calciare da buona posizione su cross di Karsdorp, un minuto dopo l'olandese commetteva il grossolano errore che costava il gol alla Roma: in pratica, serviva Grimaldo che a sua volta dava a Wirtz che non doveva fare altro che appoggiare in rete. La rete subìta mandava sotto shock la Roma, che accusava chiaramente il colpo: Pellegrini si faceva ammonire per un fallo inutile, poi, al 31', Frimpong andava via a tutti, serviva Wirtz ma in qualche modo Svilar riusciva a rimediare. Al 34', invece, altra occasione sprecata dal Leverkusen, con Frimpong che calciava a lato su cross di Grimaldo. La Roma sembrava un pugile incapace di reagire ai colpi dell'avversario, ma si scuoteva in chiusura di tempo, con Pellegrini che sfiorava il pari con un tiro fuori di poco.
Non molto da annotare nella ripresa, durante la quale la Roma faticava a costruire azioni offensive pericolose. Ci provava Cristante all'11' st con un bel colpo di testa su azione da corner, mentre Spinazzola, che sembrava quasi quello di Euro 2020, si produceva in un paio di occasioni che però fruttavano solo dei corner. Al 28' st, invece, dopo varie fasi di 'simil tiki taka' del Bayer, arrivava la seconda rete dei tedeschi, con Andrich con un 'siluro' da fuori: poi il n.8 degli ospiti andava ad esultare vicino alla curva sud e provocava una rissa tra le due squadra fortunatamente spentasi quasi subito. Per la Roma c'era anche la beffa finale di un'occasione clamorosa fallita da Abraham nel recupero, con un colpo di testa, praticamente a porta vuota, finito sopra la traversa. Forse un segno del destino, e così, a occhio, in quell'Aviva Stadium tempio irlandese del rugby prima che del calcio andrà il Bayer Leverkusen, e le pinte di Guinness probabilmente le berranno i tifosi tedeschi.
Atalanta sfiora l'impresa,1-1 a Marsiglia
L'Atalanta sfiora l'impresa in casa dell'Olympique Marsiglia, pareggia 1-1 e tra 7 giorni a Bergamo si giocherà la qualificazione per la finale di Europa League. A Marsiglia la squadra di Gasperini s'illude per nove minuti, conducendo per 1-0, ma rischia qualcosina nel secondo tempo e nel finale sfiora anche la vittoria. La prossima settimana al Gewiss Stadium ci si giocherà tutto. Al Velodrome la squadra entra in campo con carattere. Scamacca inquadra la porta al primo tiro della partita dopo poco più di dieci minuti dal fischio d'inizio, poi i bergamaschi devono superare anche lo scoglio di Kolasinac, che si fa male al flessore sinistro proprio poco prima del pari di Mbemba arrivato con un colpo da biliardo dalla distanza. Il confronto molto tattico, coi locali a difendere a cinque, inizia con Murillo che perde la marcatura su Scamacca, liberissimo di insaccare grazie ad un passaggio di Koopmeiners dopo un'azione elaborata con Ruggeri ed Ederson.
Al quarto d'ora, però, Kolasinac ricade male nell'anticipare di testa Sarr sul cross di Luis Henrique: denti stretti ma dopo due minuti il centrale nerazzurro esce. Entra Pasalic con arretramento di De Roon nei tre. Il forcing della squadra di Gasset viene premiato dalla carambola del centrale difensivo destro dell'OM sul palo alto con palla entrata dall'altra parte, sull'onda lunga del quarto corner, con Zappacosta ad andare incontro troppo precipitosamente all'assistman Kondogbia sul passaggio da destra di Clauss. Oltre la mezzora, Koopmeiners ci prova da fuori trovando la deviazione di Kondogbia dopo un pallone testo dalla sinistra di De Ketelaere non controllato da Pau Lopez.
Nel finale di primo tempo, scongiurato il rischio della rimonta con Aubameyang sugli scudi, ma senza mira né tempi giusti. Prima incrocia largo il sinistro su passaggio di Harit, al culmine del contropiede innescato dal recupero di Kondogbia su De Roon e dal rilancio di Veretout, al quarantaduesimo, quindi a più d'un minuto dall'intervallo lascia sul posto Zappacosta puntando Musso che gli esce tempestivamente sui piedi.
La ripresa comincia ancora con Aubameyang pericoloso direttamente da rinvio di Paul Lopez, ma Musso fa in tempo a recuperare la posizione arretrando per bloccarne in tuffo la conclusione un po' pretenziosa. Risponde Koopmeiners davanti alla lunetta dell'area avversaria al quinto, senza angolare.
Gioco molto spezzettato ma con continui cambiamenti di fronte, ora. Ad alzare la mira Kondogbia, a tentare la svolta è Gasperini inserendo l'agile e rapido Lookman al posto della stazza e la potenza di Scamacca. Oltre il quarto d'ora, la punizione centrale di Koopmeiners e la sterzata dello stesso Lookman fuori misura, mentre nei pressi del ventesimo viene vanificato dal fuorigioco di Luis Henrique su passaggio di Harit l'appoggio di Sarr dopo il colpo di testa respinto di Aubameyang. Nerazzurri sbiaditi e contratti in questa fase: al 28' l'incrocio dei pali scheggiato dal nuovo entrato Ounahi, smarcato al limite da Aubameyang da sinistra, poi Musso esce fino alla sua trequarti difensiva rimediando in extremis su Moumbagna a corpo morto. Pasalic al novantesimo la offre a Miranchuk in ripartenza, ma il russo appena da fuori non chiude bene il sinistro per meno di mezzo metro.
Conference League: la Fiorentina vince 3-2 con il Bruges
La Fiorentina batte 3-2 il Bruges nell'andata di semifinale di Conference League allo stadio Franchi di Firenze.
Il ritorno è in programma tra 7 giorni, l'8 maggio allo stadio Breydel di Bruges.
La Viola sostenuta dal pubblico di Firenze, malgrado un forte acquazzone che ha colpito la città toscana, è partita subito forte.
Ed è passata grazie a Sottil al 5'. Al 17' però gli ospiti trovano il pareggio con Vanaken su rigore. Al 37' i padroni di casa vanno nuovamente avanti e trovano il 2-1 con Belotti. Nella ripresa i belgi restano in 10 per l'espulsione di Onyedika ma al 18' Thiago trova il 2-2. Il risultato sembra bloccato fino a quando, al 46', nel primo dei tre minuti di recupero 'Nzola segna il definitivo 3-2 che fa esplodere di gioia i tifosi viola.