di GIANLUCA PACE

Mercoledì al Parco della Vittoria, a Mosca, l’esercito russo ha mostrato qualche trofeo di guerra: le cronache parlano di una quarantina di veicoli militari di tutti i tipi. Tra i più fotografati, spiegano, un carro armato americano Abrams gravemente danneggiato, un Leopard 1 tedesco e un AMX-10 francese. I russi raccontano che sono tutti veicoli che provengono dall’Ucraina orientale e meridionale. Trofei rubati ai nemici ed esposti nella Capitale. Insomma, quel che di solito si fa in guerra. Niente di nuovo. Ma, giusto per ricordarlo: i nemici, per i russi, siamo noi. Anche noi italiani.

Ecco, questo è quel che avviene, più o meno ogni giorno in Russia. D’altronde, da anni ormai sulla loro televisione di Stato ci si chiede perché ancora l’Europa non sia stata bombardata e desertificata con qualche arma nucleare. Un po’ come se su Rai Uno Bruno Vespa dialogasse tranquillamente con qualche militare su com’è meglio annientare questo o quell’altro Stato. Siamo sicuri che abbiamo compreso, in tutta la sua gravità, quel che è accaduto, quel che sta accadendo e quel che accadrà nei prossimi anni?