ROMA – La Commissione Esteri della Camera, alla presenza della Sottosegretaria agli Esteri Maria Tripodi, ha avviato la discussione congiunta delle risoluzioni dei deputati Federica Onori e Vincenzo Amendola, con le quali si chiede al governo un impegno finalizzato ad un accordo tra Italia e Spagna per il reciproco riconoscimento della doppia cittadinanza. La deputata della circoscrizione Estero-ripartizione Europa Federica Onori (AZ-PER-RE), intervenendo in videoconferenza, ha illustrato la risoluzione di cui è prima firmataria, avente ad oggetto l’introduzione della possibilità per i cittadini italiani residenti in Spagna di chiedere la cittadinanza spagnola senza rinunciare a quella italiana. L’on. Onori ha posto in evidenza che il mancato riconoscimento di tale possibilità costituisce una condizione limitativa, soprattutto ai fini dell’integrazione sociale. La parlamentare ha fatto presente che l’ordinamento giuridico spagnolo, come principio generale, impone agli stranieri che acquisiscono la cittadinanza spagnola l’obbligo di rinunciare a quella di origine, ma che, tuttavia, tale obbligo non sussiste nei confronti dei cittadini di alcuni Paesi – tra cui, la Francia e il Portogallo – con i quali la Spagna ha stipulato accordi ad hoc. Onori ha chiesto pertanto al Governo di intraprendere con la massima priorità le iniziative di propria competenza volte alla celere finalizzazione dell’intesa in materia tra Spagna e Italia, i cui negoziati sono stati già avviati. La deputato ha concluso evidenziando che la proficua interlocuzione tra i due Paesi si inserisce all’interno della più ampia iniziativa di diplomazia parlamentare avviata all’interno del gruppo di amicizia Italia-Spagna, di cui è presidente, istituito in seno all’Unione interparlamentare. Il deputato Vincenzo Amendola (PD-IDP) si è associato alle considerazioni della deputata Onori. La Sottosegretaria Maria Tripodi da parte sua si è riservata di intervenire nel prosieguo del dibattito. Nessun altro chiedendo di intervenire la Presidente della Commissione Lia Quartapelle Procopio, ha rinviato il seguito della discussione ad altra seduta.