Gente d'Italia

Interventi per gli italiani all’estero che dovrebbero essere prioritari per il Maeci

La Farnesina (Depositphotos)

Caro Direttore,

 

Abbiamo letto con  vero piacere  l'iniziativa congiunta di Trenitalia e del Ministero degli esteri in vista del  rilascio di biglietti ferroviari agevolati ovvero scontati per gli italiani che si recano nella Penisola.

 

E' una iniziativa importante, che merita tutto il nostro plauso, anche perché essa si inserisce utilmente in un contesto che punta a favorire gli spostamenti '' ecologici'', quali sono, per l'appunto, i viaggi in treno. Confidiamo che siffatta iniziativa possa estendersi  anche ai collegamenti ferroviari diretti tra l'Italia e la Svizzera, nelle tratte, per esempio, tra Napoli e Zurigo, o tra Roma e Ginevra.

 

Desideriamo tuttavia approfittare  della presente occasione per invitare il Ministero degli  esteri a darci più incoraggianti notizie sui tanti temi che assillano, ormai da anni, le nostre collettività.

 

Prospettiamo, di seguito, all'attenzione del Maeci un elenco di interventi che rivestono, nel nostro giudizio,  carattere indifferibile:

 

a) riapertura del più gran numero di sportelli consolari per il ricevimento

del pubblico;

b) riduzione dei ritardi leggendari nelle pratiche di cittadinanza;

c) abbattimento delle barriere fisiche ed elettroniche al libero accesso

dei cittadini nelle sedi consolari;

d) eliminazione dell'obbligo di prenotazione elettronica degli

appuntamenti, una misura sciagurata, che è all'origine delle liste

di attesa;

e) rilascio dei passaporti e delle carte di identità in tempi brevissimi e non

nell'arco di mesi e di anni, come già avveniva del resto a Zurigo negli

anni d'oro dal 2015 al 2020;

f) avvio di un confronto informativo su base sistematica tra i capi degli

uffici consolari e i Comites, i quali ultimi sono chiamati dalla  legge

a cooperare coi Consolati nelle questioni di interesse della Collettività;

g) divieto di iniziative unilaterali e non concertate da parte della

Farnesina ( vedasi restrizioni unilaterali agli ingressi introdotte nel

2020 col pretesto del Covid e poi confermate dopo la fine dell'epidemia).

 

E poiché si è parlato delle importanti sinergie in corso tra le ferrovie e il ministero degli esteri, ci permettiamo di suggerire che questi rapporti siano allargati anche a Poste Italiane, che hanno avviato di recente, come è forse noto,  un esperimento del più grande interesse con lo scopo di rilasciare passaporti, carte di identità e un  vasto numero   di altri servizi per i  cittadini residenti nei piccoli comuni della Penisola.

 

Ecco dunque la bella notizia che, per prima,  vorremmo ricevere: l'apertura a Zurigo e in altre città della Svizzera di filiali di Poste Italiane  per affiancare  utilmente il lavoro dei Consolati contribuendo così ad abbattere definitivamente gli arretrati e le liste di attesa.

 

Gerardo Petta- Zurigo

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