ROMA – Massimiliano Allegri si sfila la giacca, poi la cravatta, per poco non si trappa la camicia da dosso tipo Hulk. Urla di tutto, evoca la presenza di Rocchi (il capo degli arbitri) dagli spalti, poi scappa via – espulso dall’arbitro Maresca – mentre la Juve sta per vincere la Coppa Italia. Entra nel ventre dell’Olimpico, ed è lì che si consuma la crisi più gustosa del tecnico bianconero, raccontata direttamente dalla “vittima”: il direttore di Tuttosport Guido Vaciago.
“E’ proprio lì – scrive Vaciago – nel corridoio che corre lungo l’enorme sala stampa che ho, diciamo, “incrociato” Allegri. Prima che il fatto diventi caso, con le conseguenti distorsioni social, offro il mio racconto dello sgradevole accaduto. Allegri, evidentemente alterato, si stava sottoponendo all’ultima incombenza mediatica della sua serata trionfale (ma evidentemente non troppo serena), la conferenza stampa, ma ha trovato qualche minuto per me. «Direttore di merda! Sì, tu direttore di merda. Scrivi la verità sul tuo giornale, non quello che ti dice la società! Smettila di fare le marchette con la società». A un primo invito a stare calmo e spiegarmi quale fosse la verità che stavo occultando di concerto con i suoi datori di lavoro, Allegri ha risposto strattonandomi, spintonandomi e con il dito sotto il mio naso ha gridato: «Guarda che so dove venire a prenderti. So dove aspettarti. Vengo e ti strappo tutte e due le orecchie. Vengo e ti picchio sul muso. Scrivi la verità sul giornale» e altre amenità del repertorio della rissa da bar”.
“Intanto Gabriella Ravizzotti dell’ufficio stampa della Juventus e un addetto della Lega Serie A lo trattenevano, riuscendo poi a trascinarlo in sala stampa. Tutto qua: spiace per chi si aspettava qualcosa di più cruento e spiace per la maleducazione di chi, soprattutto in pubblico, dovrebbe tenere altro contegno”.