Il nuovo redditometro introdotto dall’amministrazione fiscale italiana, in vigore dal 22 maggio 2024, mira a verificare il reddito presunto dei contribuenti attraverso un’analisi dettagliata delle spese sostenute. Questo strumento si basa sui redditi dichiarati dal 2016, con particolare attenzione ai redditi dal 2018 in poi, e utilizza i dati presenti nell’anagrafe tributaria.
Nuovo redditometro, le spese che saranno prese in esame
- Le spese per alimenti, bevande, abbigliamento e calzature sono valutate sulla base della soglia di sussistenza stabilita dall’Istat in assenza di dati certi.
- Il redditometro prende in esame le spese per mutuo, affitto, leasing immobiliare, manutenzione, acqua e condominio.
- Sono considerati gli investimenti in azioni, francobolli, oro e altri beni preziosi.
- Le spese per combustibili, energia, elettrodomestici, mobili, servizi per la casa, collaboratori domestici, medicinali e visite mediche sono tutte analizzate.
- Le spese per assicurazioni, manutenzione e bollo per auto, moto, camper, aerei, natanti, trasporto pubblico come tram, autobus e taxi rientrano nella verifica.
- Il redditometro esamina le spese per cellulari, bollette telefoniche, libri scolastici, tasse scolastiche, rette per vari livelli di istruzione e soggiorni di studio all’estero.
- Le spese per giochi, elettronica, abbonamenti, attività sportive, piante, fiori e manutenzione del giardino, spese veterinarie e mantenimento di animali, come i cavalli, sono prese in considerazione.
- Le spese per assegni di mantenimento al coniuge, bigiotteria, barbiere e parrucchiere sono incluse.
Difesa dei contribuenti
I contribuenti possono contestare il reddito presunto dimostrando che le spese sono state finanziate con redditi diversi da quelli dichiarati o risparmi accumulati negli anni precedenti. Questo nuovo strumento mira a ridurre l’evasione fiscale e garantire maggiore trasparenza, consentendo comunque ai contribuenti di giustificare le loro spese.