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La Corte internazionale di giustizia ordina a Israele di fermare l’offensiva a Rafah

Foto archivio (IDF Telegram)

La Corte internazionale di giustizia dell'Aja ha ordinato a Israele di fermare l'offensiva militare a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, deliberando a seguito della richiesta del Sudafrica.

"In conformità con queste indicazioni, sotto la convenzione del genocidio, Israele deve immediatamente fermare la sua offensiva militare e ogni altra azione nel governatorato di Rafah che potrebbe infliggere sul gruppo palestinese in Gaza condizioni di vita che potrebbe portare alla loro distruzione fisica, del tutto o in parte", ha affermato il presidente della Corte Nawaf Salam.

Pochi minuti dopo la decisione della Corte, aerei da guerra hanno lanciato una serie di attacchi sul campo di Shaboura, nel centro della città di Rafah. Lo riporta la Bbc. Un attivista locale del vicino Kuwait Hospital ha detto alla Bbc che i suoni dei bombardamenti erano terrificanti e nuvole di fumo nero salivano sugli edifici del campo di Shaboura.

La Corte ha anche ordinato a Israele di aprire il valico di frontiera di Rafah per l'assistenza umanitaria. La Corte internazionale di giustizia ha affermato che, per preservare le prove, Israele deve adottare misure per garantire l'accesso senza ostacoli alla Striscia di Gaza agli inquirenti. La Corte ha infine detto a Israele che deve presentare un rapporto sulle misure adottate entro un mese. E ha sollecitato il "rilascio immediato e incondizionato" degli ostaggi israeliani a Gaza.

Il premier Benjamin Netanyahu avrà una consultazione telefonica urgente con vari ministri, tra cui quello della difesa Yoav Gallant, degli esteri Israel Katz e con il Procuratore generale capo del personale Gali Beharav-Miara. Lo ha riferito Ynet subito dopo l'annuncio della decisione della Corte.

Il Sudafrica accoglie con favore l'ordine "più forte" della Corte nei confronti di Israele, al quale ha ordinato di fermare l'operazione a Rafah.

Hamas ha salutato la decisione della Corte. Su Telegram ha affermato che tuttavia non è abbastanza e ha fatto appello ala "fine dell'offensiva in tutta Gaza".  "Facciamo appello alla Comunità internazionale e all'Onu - ha proseguito Hamas - di premere sull'occupazione per obbligarla immediatamente alla Risoluzione e di procedere ad una seria e reale alla applicazione di tutte le risoluzioni delle Nazioni Unite che costringono l'esercito di occupazione sionista a fermare la guerra genocida".Hamas nella nota su Telegram non fa alcun commento alla decisione dell'Aja che chiede anche il "rilascio immediato e incondizionato" degli ostaggi israeliani a Gaza.

"L'ordinanza irrilevante della corte antisemita dell'Aja dovrebbe avere una sola risposta: l'occupazione di Rafah, l'aumento della pressione militare e della completa distruzione di Hamas, fino al raggiungimento della completa vittoria nella guerra". Lo ha detto il ministro della sicurezza nazionale - e leader di destra radicale - Itamar Ben Gvir citato da Ynet .

"Siamo obbligati a continuare a lottare per riavere i nostri ostaggi e garantire la sicurezza dei nostri cittadini, in qualsiasi momento e ovunque - compreso a Rafah". Lo ha detto il ministro del Gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz. "Continueremo ad agire - ha proseguito citato dai media - secondo il diritto internazionale a Rafah e ovunque operiamo, e faremo uno sforzo per evitare di danneggiare la popolazione civile, non a causa del Tribunale dell'Aja ma prima di tutto per quello che siamo".

 

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