Vincenzo Italiano ha radunato tutti i suoi giocatori in mezzo al campo di Agia Sofia ad Atene, dove oggi si deciderà la Conference League nella partita con l'Olympiacos.
E ha, innanzitutto, ricordato quello che è successo a Praga l'anno scorso. Perdere le finali insegna a vincerle o almeno questa è la speranza di un tecnico, di una squadra e di una città che domani sera si fermerà per esorcizzare l'incubo di un anno fa, quando la Fiorentina perse con il West Ham e sperare in un epilogo diverso. "Una rivincita", l'ha definita l'allenatore che con ogni probabilità (esclusa l'ininfluente partita di domenica con l'Atalanta) sarà alla sua ultima uscita sulla panchina della Fiorentina, alla conclusione di un ciclo triennale che potrebbe essere ricordato come semplicemente positivo o trionfale: tutto dipenderà dalla sfida che comincerà domani sera alle 21 allo stadio dell'Aek di Atene. Anche molti di quelli che saranno i protagonisti di domani sera a Praga c'erano e l'amarezza maturata quando sembrava che tutto dovesse decidersi ai tempi supplementari è ancora ben impressa nella mente di capitan Biraghi, di Bonaventura, di Terracciano e degli altri che erano in campo o in panchina.
E' per questo che Italiano, alla vigilia, ha scelto di essere più condottiero che psicologo. Come Temistocle alle Termopili (luogo della storica battaglia fra greci e persiani a non molti chilometri da qui) sa che è meglio smuovere i sentimenti dei suoi soldati che pensare troppo alle strategie. Anche perché le strategie, in fin dei conti, non sono troppo difficili da definire: la Fiorentina è tecnicamente più forte, meglio organizzata e ha il vantaggio dell'esperienza. Lui la allena da tre anni, Mendilibar guida l'Olympiacos da tre mesi. I greci avranno dalla loro una specie di strano fattore campo, più morale che effettivo: in teoria, infatti, giocano nella loro città, il Pireo è collegato ad Agia Sofia dalla linea 1 della metropolitana, ma sono in uno stadio ostile, perché casa dei loro arcirivali dell'Aek. Le cose da fare per vincerla, secondo italiano, sono comunque piuttosto semplici: "costruire tanto ed essere concreti, avere la massima percezione del pericolo, la massima concentrazione in tutto quello che si fa, la cura di tutti i dettagli. Non rinunciare alla nostra identità e giocare con furore agonistico".
In attacco dovrebbe partire Belotti, con Kouamé, Nico Gonzalez e uno fra Beltran e Bonaventura alle sue spalle, con Nzola carta nascosta per la ripresa. La posizione di Bonaventura, che potrebbe essere impiegato anche in mediana, è uno dei dubbi di formazione della vigilia: ma che Jack sarà protagonista dal primo minuto è certo, anche per la sua voglia di dimostrare a Spalletti che si è sbagliato a non tenerlo di conto per l'Europeo. Anche l'assetto difensivo sarà importante, perché l'attacco dell'Olympiacos fa paura, soprattutto con El Kaabi, l'attaccante marocchino che sulle sponde dell'Egeo ha trovato una seconda giovinezza ed ha trascinato a suon di gol la sua squadra in finale, facendo fuori l'Aston Villa. Ci sarà anche uno che a Firenze ha fatto sognare, come Stevan Jovetic: non dovrebbe giocare dal primo minuto e ha già detto che anche se dovesse segnare non esulterà per rispetto ai colori viola. Da Firenze ci saranno circa 10mila persone. Fra loro il presidente Rocco Commisso, arrivato insieme alla moglie per dedicare la coppa all'amico, dg della Fiorentina, Joe Barone, morto improvvisamente a marzo. A Firenze in 30mila saranno al Franchi, gli altri davanti alla tv o ai maxischermi ad aspettare questa "benedetta gioia", come l'ha definita Italiano. Alzare nel cielo di Atene quel trofeo che Firenze aspetta, con disperato amore.
Mille tifosi viola in volo per la Grecia
Ottocento tifosi della Fiorentina sono partiti questa mattina, con destinazione finale Atene, dall'aeroporto di Forlì a bordo dei voli charter che li condurranno ai piedi del Partenone, dove si gioca stasera la finale di Conference League, con la squadra viola contro l'Olympiakos.
Altri duecento tifosi sono stati invece imbarcati da GoToTravel - il marchio dell'aeroporto di Forlì che gestisce l'organizzazione di viaggi leisure, business, incentive operando con regolare licenza di Tour Operator della Regione Emilia-Romagna - sul charter decollato da Pisa e sempre diretto alla capitale greca.
"Complessivamente - dice Andrea Stefano Gilardi, Direttore generale F.A.
- Forlì Airport - nell'arco di 4 ore abbiamo garantito e curato in ogni dettaglio l'assistenza a 1.000 passeggeri-tifosi della Fiorentina.
Ottocento direttamente dal "Ridolfi", impegnando tutto il nostro personale di scalo così da assicurare la massima celerità nelle procedure di check-in e controlli di sicurezza; più ulteriori 200 raccolti al Galileo Galilei, l'aeroporto della città toscana, sul quale faranno poi ritorno nella giornata di domani".