Il casco è una invenzione italiana! Si tratta di una storia poco nota, ma molti di noi hanno visto le prime immagini del casco di cuoio che indossavano i piloti del secolo scorso. Ecco, dietro questa invenzione c’era un italiano all’estero, un uomo di grande capacità che aveva intuito che bisognava innovare dando soluzioni ai problem concreti: parliamo di Luciano Di Lello, da ciabattino a inventore nella Parigi di fine ottocento.
Per celebrare questo personaggio che appartiene a pieno titolo alla storia dell’emigrazione italiana, oggi, nella Sala Stampa di Montecitorio, si sono ritrovati, con l’On. Fabio Porta, i familiari di Di Lello e personalità del mondo politico e culturale che hanno portato un contributo per attribuirgli il giusto posto nella storia delle invenzioni italiane.
Moderati dalla giornalista Laura Aprati, sono intervenuti, assieme all’on. Porta, il nipote dell’inventore, Luciano Tinto, che ne ha ricordato la storia, il Sindaco del paese di origine (Villa Santa Maria), Giuseppe Finamore, il curatore del Polo Museale della stessa località abruzzese, Antonio Di Lello, il Console onorario Alvaro Cotomacci, che si è molto impegnato per promuovere la figura di Di Lello, il Dirigente del Ministero delle Imprese, Alessandro Moroni, che ha annoverato Di Lello tra i grandi inventori italiani, il Presidente degli Abruzzesi nel Mondo, Prof. Nicola Mattoscio, che ha ricordato la forte dedizione degli abruzzesi al lavoro nei luoghi di emigrazione, ed il Segretario Generale dell’ACI, Gerardo Capozza, che ha annunciato iniziative comuni all’Amministrazione comunale di Villa Santa Maria per promuovere la figura di Luciano Di Lello e la storia del casco, che oggi salva la vita a tanta gente.
Proprio per questa ragione l’On. Porta ha voluto consegnare al nipote dell’inventore una targa alla memoria, a testimonianza del prezioso lavoro svolto con la realizzazione dei primi modelli di casco che si sono evoluti fino ad oggi seguendo sempre la stessa linea progettuale.