Gente d'Italia

Il partito di Le Pen: ‘Al governo anche senza maggioranza assoluta’

(foto Ansa)

Sébastien Chenu, uno dei dirigenti più influenti del Rassemblement National (RN) di Marine Le Pen, ampiamente rieletto fin dal primo turno ieri sera, ha dichiarato su France 2 che se il Rn otterrà una maggioranza relativa ma avrà sufficienti sostegni, governerà.

Nei giorni scorsi, a più riprese, il candidato premier Jordan Bardella aveva insistito di voler accettare l'incarico soltanto con una maggioranza assoluta che gli permetterebbe di realizzare "il cambiamento" nel Paese.

"Bisognerà vedere il modo in cui l'Assemblée Nationale si organizza - ha detto Chenu - ma ci assumeremo le nostre responsabilità davanti ai francesi". Chenu ha aggiunto che Macron non rappresenta più la maggioranza dei francesi: "E' estremamente minoritario nel Paese. Costituzionalmente è legittimo. Ma se si trovasse di fronte una Camera ingovernabile o se fosse nella situazione di non poter nominare un primo ministro perché non c'è nessuna maggioranza, allora sarebbe in una situazione complicata. Sarebbe costretto a dimettersi".

Bardella scrive ai francesi: 'Fate una scelta responsabile'

Jordan Bardella - candidato premier e delfino di Marine Le Pen - ha diffuso una sua "lettera ai francesi", in cui lancia un appello "a fare la scelta di una svolta responsabile". Lo scrutinio ha messo in luce - scrive Bardella - "un livello di partecipazione storica" e dal primo turno emergono "due scelte chiare".

Fra queste due, "l'estrema sinistra rappresenta una minaccia esistenziale per la Nazione francese". Per Bardella, il ballottaggio di domenica prossima deve essere un duello fra il Rn e il Nuovo Fronte Popolare, per il quale impone ai suoi lettori il volto di Jean-Luc Mélenchon: "Non si può affidare il destino della Francia a questi incendiari che assumono una strategia di conflitto permanente", scrive. Nessun accenno, nella lettera, alla coalizione Ensemble di Emmanuel Macron.

Macron riunisce il governo per affinare la strategia contro Rn

Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, riunisce il governo all'Eliseo per parlare con i suoi ministri delle consegne di voto per far fronte all'estrema destra del Rassemblement National al ballottaggio delle legislative in programma domenica prossima.

Il premier Gabriel Attal e i membri del governo discuteranno con il capo dello stato a 6 giorni dal secondo turno con l'ipotesi sul tavolo di un arrivo al potere del Rn. Al centro del dibattito, le consegne di voto agli elettori di fronte al Rn e della desistenza dei macroniani laddove il candidato di un altro partito sia piazzato meglio per sconfiggere l'estrema destra alle triangolari.

Braun-Pivet invoca una 'grande coalizione' dal Pcf a Lr

La presidente uscente dell'Assemblea Nazionale, Yael Braun-Pivet (Renaissance), invoca la creazione di una ''grande coalizione dai Républicains fino agli ecologisti e ai comunisti'' per governare la Francia all'indomani delle elezioni legislative.

''Oggi non ho la visione di un Rassemblement National con una maggioranza assoluta", afferma la presidente della Camera all'indomani del primo turno delle elezioni politiche del 30 giugno e del 7 luglio. ''Vedo che ci sono molti duelli (in vista del secondo turno del 7 ottobre), molte triangolari, molti collegi in cui i nostri candidati o i candidati dell'arco repubblicano possono vincere'', aggiunge ai microfoni di Bfmtv-Rmc, aggiungendo che ''da mesi, da anni, promuovo questa coalizione repubblicana di forze progressiste, sulla base dei valori".

Braun-Pivet dice di aver conosciuto ''all'Assemblea Nazionale il capogruppo comunista, André Chassaigne, che è un grande repubblicano, responsabile, e con il quale possiamo costruire. Dall'altra parte - sottolinea - i Républicains che non si sono venduti al RN sono anche dei grandi democratici". Quanto alle posizioni divergenti nel campo presidenziale sul sostegno ai candidati della France Insoumise, Braun-Pivet invita a valutare ''caso per caso''. ''Io dico ai francesi: guardate nel vostro collegio, guardate chi sono i candidati, i loro valori e quale visione della Repubblica intendono promuovere", ha concluso.

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