di ALESSANDRO AVICO

Puntualmente quando si parla di assunzioni in Rai salta furi la parola “parentopoli” e sale su il polverone a destra o a sinistra. Dipende da chi c’è al Governo in quel momento. La cosa strana di tutto ciò è che ci si scandalizza ancora quando lo sappiamo benissimo tutti che da sempre si cerca di far entrare da qualche parte per un lavoro sicuro un parente o un amico. Non accade solo in Rai ma succede in quasi tutti i ministeri e le aziende pubbliche. In Rai ovviamente fa più notizia ma di casi di “parentopoli” l’Italia ne è sempre stata strapiena.

Nel dettaglio questa volta in Rai sono stati assunti il figlio di un amico dell’amministratore delegato e un ex militante di Casapound, fratello di un esponente di Fratelli d’Italia e Lega. Sono quindi due dei programmisti multimediali assunti in Rai con chiamata diretta nell’ambito di una selezione portata avanti nei mesi scorsi da una società privata. La vicenda ha provocato le proteste dei sindacati già lo scorso maggio e ora, dopo un articolo di Repubblica, ecco le vivaci proteste dell’opposizione che parla di “familismo” e “metodi da vecchia politica”.

Ma è così da sempre…

Ed è proprio su questa frase, “metodi da vecchia politica”, che ci sarebbe forse da riflettere un po’. Semplicemente per due motivi. “Metodi da vecchia politica” per una politica che più che vecchia verrebbe da definire “costante”, perché quando si tratta di buttare dentro qualche parente, o qualche amico, politici o dirigenti hanno sempre mantenuto la loro costanza. Altra cosa, ma qui si va sulla morale degli italiani: è giusto o è sbagliato?

Ci sono persone che in un’azienda pubblica hanno fatto famiglia praticamente. Una volta mi è capitato di conoscere un amico i cui genitori, fratello, sorella e uno zio, lavoravano tutti in un’azienda municipalizzata di Roma. Quindi giusto quando ci riguarda da vicino, sbagliato quando si tratta di amici e parenti di politici. Come se loro non possano tenere famiglia. Facciamocene una ragione, è stato, è e sarà sempre così. Cambierà solo la banderuola politica una volta ogni tot di anni.