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La denuncia del Pd: “Rai Uno come la Corea del Nord, censurati i fischi a Sangiuliano durante un festival a Taormina”

Beh, che ci crediate o no, c’è un nuovo caso Sangiuliano. Secondo il Partito Democratico, infatti, mercoledì la Rai ha mandato in onda un servizio sulla serata inaugurale di un festival di Taormina tagliando però il momento in cui il ministro della Cultura era stato “fortemente fischiato” dal pubblico presente.

La nota dei deputati del Partito Democratico

“Mercoledì sera – si legge in una nota dei deputati del Partito Democratico – Rai Uno ha mandato in onda un estratto della serata inaugurale del Taobuk festival di Taormina tagliando il momento in cui il ministro Sangiuliano è stato fortemente fischiato dal pubblico presente. Piccoli escamotage di montaggio hanno addirittura fatto credere ai telespettatori che il ministro sia stato applaudito durante la serata. Quanto andato in onda è vergognoso, degno della televisione di stato di Kim Jong-un. Questa è la stampa di regime non quella contro cui si scontra ideologicamente ogni giorno la presidente del consiglio Meloni”.

Le parole del senatore Verducci (Pd)

“Quando la TV di Stato manipola e censura la realtà dei fatti per nascondere i fischi a un esponente di governo, allora è la prova conclamata che i dirigenti della TV di Stato agiscono come fossimo in un regime autoritario. O che questo avviene perché lo siamo già diventati”. Così su X il senatore Francesco Verducci, membro Pd della commissione di Vigilanza sulla Rai.

La replica della Rai

“In riferimento al presunto intervento sugli effetti sonori durante l’intervento del ministro della Cultura Sangiuliano nelle immagini andate in onda durante “Taobuk – Taormina International Book Festival” – in onda mercoledì sera sui Rai 1 – la Rai precisa che il programma non è una produzione interna, ma è stato fornito dall’Associazione Taormina Book Festival, che lo ha realizzato, curandone ogni aspetto produttivo, senza alcun coinvolgimento di mezzi e personale Rai”. EQuesto quanto si legge in una nota di Viale Mazzini, dopo le accuse del Pd di censura dei fischi al ministro Gennaro Sangiuliano. “L’azienda – conclude la nota – chiederà comunque spiegazioni per fare completa chiarezza su quanto accaduto”.

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