Gente d'Italia

La settimana più lunga e difficile per Joe Biden

S’inizia una settimana cruciale per Joe Biden, sempre più sotto pressione degli esponenti del suo stesso partito democratico che, pubblicamente o in privato, gli chiedono di fare un passo indietro dalla partecipazione alle prossime elezioni. La base di sostegno del presidente tra gli eletti democratici a Capitol Hill è stata messa ieri a dura prova, nonostante gli sforzi che nei giorni scorsi Biden ha fatto per convincere i suoi sostenitori che quella di 10 giorni fa è stata solo "una brutta serata". Durante una telefonata collettiva organizzata da Hakeem Jeffries, deputato di New York e leader della minoranza, almeno una mezza dozzina di membri di spicco della Camera hanno detto di ritenere che Biden dovrebbe ritirarsi dalla corsa presidenziale, a causa delle preoccupazioni sulla sua età e sulla sua capacità di essere rieletto.   All'incontro virtuale diversi rappresentanti di commissioni importanti si sono chiesti come usare la loro influenza per convincere l'anziano presidente, hanno riferito al New York Times alcuni dei partecipanti. L'organizzatore ha constatato che esiste un consenso sul fatto che sia necessario un cambiamento al vertice della lista per preservare le possibilità del partito di conquistare la Casa Bianca e prevalere anche nella battaglia con i repubblicani per il controllo del Congresso. I prossimi giorni saranno cruciali per il presidente, che espone le sue mosse agli occhi dell'America ma anche dei Paesi alleati, attesi a Washington per il vertice in cui la Nato celebra il suo 75/o anniversario.     Dopo aver partecipato a quell'importante appuntamento, con tanto di conferenza stampa, il capo della Casa Bianca ha già previsto spostamenti in Michigan il 12 luglio, poi in Texas e Nevada la settimana seguente. Anche ieri, il portavoce della campagna elettorale di Biden, Ammar Moussa, ha insistito: "Non vedo come potrebbe essere più chiaro" sull'intenzione di restare in pista; la linea che segue il suo staff è quella di sostenere che il presidente è vittima "di un accanimento mediatico sconnesso dalla realtà.

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