Un alto funzionario di Hamas ha detto all'Afp, in forma anonima, che il movimento ha deciso di interrompere i negoziati sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, denunciando la "mancanza di serietà» e i "massacri" israeliani.
"Il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh - ha detto -, ha informato i mediatori e gli attori regionali in una serie di appelli della decisione di Hamas di interrompere i negoziati a causa della mancanza di impegno da parte di Israele e dei massacri contro civili disarmati".
Israele, da parte sua, non ha ancora ricevuto alcuna notifica da parte dei mediatori al Cairo dell'interruzione dei negoziati annunciata da un alto dirigente di Hamas dopo il raid a Mawasi contro Mohammed Deif. Lo riferisce Ynet secondo cui la valutazione di Israele è che, tuttavia, a breve termine i colloqui si fermeranno ma a medio e lungo termine la pressione militare su Hamas nella Striscia riporterà la fazione al tavolo negoziale.
Lo stesso funzionario ha rivelato che il suo leader militare Mohammed Deif, è vivo, all'indomani dell'attacco israeliano nella zona di Khan Younis mirato alla sua eliminazione, in cui sono morte 90 persone. La dichiarazione è stata ripresa anche dai media israeliani. "Il comandante Mohammed Deif sta bene e supervisiona direttamente le operazioni delle brigate al-Qassam e della resistenza", ha detto all'Afp, sotto la copertura dell'anonimato, un alto funzionario del movimento islamico palestinese.