E' cominciato a Roma il vertice su Gaza.

Lo ha riferito Ynet. Alla riunione ci sono il capo del Mossad David Barnea, il direttore della Cia William Burns, il premier del Qatar Mohammed Al-Thani e il capo dell'intelligence egiziana, Abbas Kamal. In discussione la proposta "aggiornata" di Israele a Hamas che i negoziatori israeliani hanno trasmesso ieri agli Usa.

Nella proposta sono contenute le condizioni sollevate dal premier Benyamin Netanyahu. Tra queste, il meccanismo di controllo per impedire il passaggio dal sud al nord di Gaza di miliziani.

Capo Idf presiede riunione su 'piani operativi' al nord

Il capo di stato maggiore dell'Idf, Herzi Halevi, sta tenendo "una riunione di valutazione e di approvazione dei piani operativi per il Fronte del nord". Lo ha fatto sapere il portavoce militare, aggiungendo che alla riunione partecipano il vice capo dell'esercito, il comandante del Fronte Nord, il capo dell'intelligence militare e quello dell'aviazione militare.

Controffensiva israeliana in Libano dopo il missile a Majdal Shams

Raffica di raid israeliani nella notte tra sabato e domenica nel Libano dopo l'attacco di ieri su Majdal Shams che ha causato almeno 12 morti. Gli Hezbollah "pagheranno un prezzo alto", aveva detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu dopo l'attacco, mentre una fonte della sicurezza israeliana citata da Sky News Arabic e rilanciata dal Times of Israel aveva affermato che Israele risponderà con forza all'attacco, assicurando però di non avere "intenzione di scatenare una guerra".

Netanyahu è partito durante la notte dalla base aerea di Andrews a Washington per tornare in Israele, in anticipo rispetto al rientro previsto in seguito all'attacco missilistico.Il premier è atterrato in Israele ed immediatamente è andato al ministero della difesa a Tel Aviv "per una valutazione della
situazione della sicurezza e una discussione nel gabinetto di sicurezza politica" sui fatti di Majdal Shams.

L'Aeronautica militare israeliana (Iaf) "ha colpito nel corso della notte una serie di obiettivi terroristici di Hezbollah sia in profondità nel territorio libanese che nel sud del Libano, compresi i depositi di armi e le infrastrutture terroristiche nelle aree di Chabriha, Borj El Chmali, Beqaa, Kfarkela, Rab El Thalathine, Khiam e Tayr Harfa", hanno reso noto le forze di difesa israeliane (Idf) su Telegram.

In precedenza, il Times of Israel, citando la Radio dell'Esercito israeliano, aveva reso noto che l'Idf aveva preso di mira l'area di Chebaa nel Libano meridionale, dalla quale è stato lanciato ieri il razzo verso Majdal Shams. Da parte sua, la tv degli Hezbollah, Al Manar, aveva denunciato raid aerei israeliani sulle periferie delle città di Abbasiya e Burj al-Shamali e contro le città di Khiam e Kafr Kila, nel sud del Libano. Oltre ad un missile teleguidato israeliano sulla città di Tayr Harfa. "Ora ci aspettiamo un pesante attacco", hanno dichiarato fonti di Hezbollah a un'agenzia di stampa tedesca, ripresa dalle tv israeliane.

Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi ha chiarito: "Sappiamo esattamente da dove è stato lanciato il razzo. Abbiamo esaminato qui sul muro del campo di calcio i resti del razzo e sappiamo che si tratta di un razzo Falaq con una testata da cinquantatré chilogrammi. Questo è un razzo di Hezbollah. E chiunque lanci un simile razzo in un'area urbana vuole uccidere civili, vuole uccidere bambini". E ha avvertito Hezbollah: l'Idf sta aumentando la sua prontezza per "la prossima fase dei combattimenti nel nord". "Sappiamo - ha aggiunto - come attaccare anche molto lontano dallo Stato di Israele".

Il portavoce del ministero iraniano degli Esteri, Nasser Kanani, ha messo intanto in guardia sulle conseguenze di "qualsiasi nuovo avventurismo di Israele in Libano, con il pretesto di rappresaglia per gli attacchi missilistici sulle alture del Golan".

I media israeliani intanto riferiscono che diversi bambini feriti nell'attacco missilistico di ieri sono in gravi condizioni nei reparti di terapia intensiva pediatrica nel nord di Israele. Molti hanno riportato ferite gravissime. Il direttore del centro medico Ziv di Safed, Salman Zarka, ha dichiarato alla tv Channel 12 che tre dei bambini ricoverati sono in gravi condizioni e si prevede che alcuni di loro saranno sottoposti ad altri interventi chirurgici nel corso della giornata dopo le operazioni eseguite nella notte. "È da molto tempo che non vediamo un gruppo di bambini colpiti da un trauma così grave", ha detto Danny Eitan, direttore del reparto di terapia intensiva pediatrica del Rambam Medical Center di Haifa.

A Majdal Shams sono inoltre in corso le ricerche per individuare il ragazzino druso di 11 anni scomparso dal momento dell'attacco missilistico. Lo hanno riferito i media secondo cui i parenti del piccolo, Guevara Ibrahim, hanno cercato in tutti gli ospedali e nei dintorni nel tentativo di trovarlo ma senza esito. Si ritiene - sostiene il sito Ynet - che il ragazzino fosse nel campo di calcio colpito dal missile Hezbollah.