Il Costa Rica ha offerto asilo politico alla leader dell'opposizione venezuelana María Corina Machado, e al candidato Edmundo Gonzalez e a quanti soffrono per la persecuzione dell'establishment chavista, in particolare i sei rifugiati nell'Ambasciata argentina a Caracas.
"Siamo stati informati che in Venezuela ci sono mandati di arresto contro María Corina Machado e Edmundo González.

Il Costarica offre l'asilo politico a Machado e a Gonzalez", ha affermato il ministro degli Esteri del Paese Centroamericano Arnoldo André in un video su X.

Machado, 'ringrazio il Costa Rica, ma continuo con la lotta'

"La mia responsabilità è continuare questa lotta insieme alla gente".

Così la leader dell'opposizione venezuelana, Maria Corina Machado, risponde all'offerta di asilo del Costa Rica dal suo profilo X.
"La nostra priorità - aggiunge poi - è la protezione dei nostri compagni rifugiati nell'Ambasciata argentina".

Poche ore prima, in un post sui social, il ministro degli Esteri del Paese centroamericano aveva dato disponibilità all'asilo anche per quest'ultimi.

Opposizione Venezuela pubblica sito web per verifica voto

L'opposizione venezuelana ha pubblicato una piattaforma web per verificare i risultati delle elezioni di domenica stato per stato.

Nel portale appaiono inserite le prove digitalizzate del voto dell'81,21% degli elettori, ovvero 24.384 verbali (acta).

Il portale era stato annunciato da Machado, che aveva detto di avere "le prove" dei brogli di Maduro, spiegando che ogni "venezuelano potrà accedere con i propri dati personali al sito e validare il suo voto".
Secondo il portale, Edmundo Gonzalez vince col 67% con 7.119.768 voti, mentre Maduro ottiene il 30% con 3.225.819 voti, e gli altri candidati 250.135.
Secondo il link https://resultadosconvzla.com/, pubblicato sul profilo X di Machado, e del candidato della Piattaforma unitaria democratica, Edmundo Gonzalez Urrutia, e condiviso dal presidente argentino, Javier Milei, e dal magnate sudafricano Elon Musk, i tavoli trasmessi sono stati 24.384 su 30.026, mentre i votanti sono stati 10.613.881 su 17.634.183, con una partecipazione del 60,19%.
Sul profilo di Gonzalez è presente anche la pagina per l'accesso con l'inserimento dei dati personali, con il messaggio: "venezuelano, attraverso questo link potrai vedere come col tuo voto e la tua volontà hai cambiato la storia del Venezuela".
"Qui puoi trovare gli 'acta' che abbiamo digitalizzato, e che confermano il nostro straordinario trionfo".
Sul profilo X del presidente Nicolas Maduro è invece fissato un post in cui il presidente appare col volto molto teso in cui dice che "si è conclusa la prima sessione del Consiglio di Stato e del Consiglio di sicurezza e difesa, dove sono riuniti tutti i cinque poteri costituzionali. Il presidente del Parlamento - spiega - è in ritardo perché in Parlamento è stato votato un accordo in ripudio della violenza e di questa dannata criminale fascista (in riferimento a Machado, ndr) che vuole imporsi e creare le condizioni per un nuovo 11 di aprile (2002, ndr), un nuovo colpo di stato, contro la nostra democrazia". E avverte che è in corso "un massiccio tentativo di destabilizzazione" del Venezuela.

Ong, almeno undici i morti per la repressione di Maduro

Sale ad almeno undici il bilancio delle vittime della repressione del governo di Caracas per arginare le proteste che in tutto il Venezuela vedono manifestazioni contro la rielezione del presidente Nicolas Maduro frutto di brogli, secondo le opposizioni e numerosi Paesi della comunità internazionale.

Lo riferisce la Ong Foro Penal, specificando che due vittime sono minorenni.

Maduro: "Machado e Gonzalez mandanti violenze, devono pagare"

"La violenza che si sta scatenando in Venezuela è stata ordinata dall'estrema destra di (Edmundo) Gonzalez e (Maria Corina) Machado e finanziata dagli Stati Uniti, dai narcos colombiani, da Elon Musk e dall'estrema destra globale".

Lo ha affermato il presidente Nicolas Maduro in una riunione di gabinetto trasmesso in tv a reti unificate.

"Alcuni degli arrestati - ha indicato il capo di Stato - hanno confessato che sono stati inviati e pagati da Machado e Gonzalez, loro sono responsabili di questi atti e dovranno pagare".
Le proteste si sono scatenate dopo la proclamazione della vittoria elettorale di Maduro per il terzo mandato, contestate dall'opposizione e da numerosi Paesi della comunità internazionale.

Il Perù riconosce Gonzalez presidente eletto del Venezuela

Il governo peruviano, guidato da Dina Boluarte, ha riconosciuto Edmundo Gonzalez Urrutia come nuovo presidente eletto del Venezuela.
Il ministro degli Esteri, Javier González-Olaechea, ha dichiarato che "la posizione ha il sostegno di numerosi Paesi, governi e organizzazioni internazionali", riferisce il canale statale TV Perù.
Per quanto riguarda Nicolás Maduro, proclamato vincitore dal Consiglio nazionale elettorale (CNE) del Venezuela, il ministro ha affermato che, "a causa dei brogli perpetrati" nelle elezioni di domenica, il Perù lo considera "come una persona che vuole perpetuarsi al potere attraverso una dittatura".