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Scuole Ue: concluso l’anno di presidenza italiana nel segno del futuro della formazione

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ROMA - Il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha espresso soddisfazione per i risultati conseguiti e gli obiettivi raggiunti nell’anno di Presidenza Italiana del Sistema delle Scuole Europee, che si è appena concluso (1 agosto 2023-31 luglio 2024).
“La formazione delle giovani generazioni è una priorità di questo Governo: per tale ragione, ho voluto assegnare particolare impulso all’azione svolta dalla Farnesina durante la Presidenza italiana delle Scuole Europee” ha dichiarato Tajani, che ha evidenziato come “grazie all’azione svolta in questi dodici mesi, abbiamo tracciato la rotta da seguire per le prossime Presidenze, a partire da quella cipriota che ha da ieri preso il nostro posto”.
Tra i principali risultati conseguiti durante la presidenza italiana vi sono la promozione di una riflessione congiunta sul futuro delle Scuole Europee, alla luce del Rapporto adottato lo scorso settembre dal Parlamento Europeo (Resolution on the System of European Schools: State of Play, Challenges and Perspectives) e l’introduzione di nuovi strumenti intesi a valorizzare le buone pratiche già esistenti, rafforzando anche il ruolo, la formazione e lo scambio di esperienze tra docenti delle Scuole europee.
“Vogliamo rafforzare il ruolo dei docenti e lo scambio di buone pratiche tra scuole europee. Per questo insieme al Presidente del Consiglio Superiore del SSE, Antonio Cenini, lo scorso aprile abbiamo realizzato a Parma il primo “Forum degli Insegnanti”, che ha visto la partecipazione di 300 docenti ed esperti del settore” ha commentato il Vicepresidente Tajani, che era intervenuto a Parma il 12 aprile scorso durante la sessione conclusiva della riunione annuale del Consiglio Superiore delle Scuole Europee.

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