Le sentenze sulla strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna (85 morti) sono 'un teorema per colpire la destra', dice in un'intervista alla Stampa Federico Mollicone, deputato di Fratelli d'Italia e presidente della commissione Cultura della Camera: Non possiamo accettare come dogmi sentenze che non rispettano le garanzie di un giusto processo.
Basta con queste ipocrisie', afferma e annuncia un'interrogazione per chiedere al ministro della Giustizia Nordio di lavorare sulle sue denunce.
Parole che provocano la reazione delle opposizioni. 'Meloni lo cacci', afferma il presidente del Pd Bonaccini. Mentre Bonelli, leader di Avs, ne chiede le dimissioni.
Le affermazioni di Mollicone sulle sentenze sul 2 agosto che sarebbero un "teorema" per colpire la destra sono "assurdità". Così all'ANSA Paolo Bolognesi, presidente dell'associazione dei familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna, commenta l'intervista del deputato di Fd.
"Non so se Mollicone parla per tutto il partito - aggiunge - ma se sono queste le loro teorie siamo alla negazione della verità. Allora si capisce perché la Meloni si scaldi così e non mantenga un assetto normale" sul 2 agosto, rincara Bolognesi dopo la reazione della premier al suo intervento per la commemorazione dei 44 anni dalla strage. "Quando ho letto l'intervista stamattina mi sono cadute le braccia - sottolinea Bolognesi - Ma non sono avvilito, stanno venendo sempre di più allo scoperto. Vuoi negare tutto? Nega tutto, ma non dire che io ho fatto affermazioni assurde, perché mi sono basato sui testi e sulle sentenze uscite dai tribunali italiani. Che fai, arresti tutti i giudici? fai una retata? Uno resta frastornato da tutto questo. Ci sono voluti 44 anni per avere tutto quanto chiaro e ora Mollicone riporta indietro l'orologio della storia a 44 anni fa". L'onorevole preannuncia un'interrogazione al ministro della Giustizia. "Dovrebbe farla alla Meloni - replica Bolognesi - potrebbe essere più preparata di Nordio su tutta la strage di Bologna".