(foto repertorio)

di LORENZO BRIOTTI

Ha solo 12 anni il ragazzino aggredito, umiliato e deriso da un gruppo di coetanei a Vieste in provincia di Foggia.

La scena è stata ripresa con un telefonino e condivisa sulle chat di WhatsApp diventando virale in pochissimo tempo. Uno dei bulli lo ha costretto a inginocchiarsi e gli ha tirato un buffetto. Lui si è alzato provando a reagire ma è intervenuto un altro bullo che lo ha spintonato e schiaffeggiato più volte con violenza, mentre gli altri – maschi e femmine, riuniti in cerchio – ridevano.

Tra i passanti c’è chi incita i bulli

Il dodicenne è stato vittima dell’aggressione a due passi dal centro cittadino, nell’indifferenza generale. Anzi, c’era anche chi incitava i bulli. Un solo ragazzino ha provato, invano a intervenire in sua difesa. Il video di un minuto e 37 secondi ha ottenuto centinaia di condivisioni, facendo rapidamente il giro della città. La comunità di Vieste è scossa e a prevalere ora è l’indignazione. Ma c’è anche chi, attraverso i social, ha provato a minimizzare l’accaduto derubricando l’atto di bullismo in una bravata.

Identificati gli autori grazie al video

Protagonisti dell’aggressione alcuni giovanissimi che sono stati identificati grazie al filmato. C’era chi ha avuto un ruolo attivo e chi era impegnato a girare il video con il cellulare per documentare la ‘prova di forza’ dei bulli. Dell’episodio è stata informata la procura per i minorenni. “Monitoriamo la situazione – ha fatto sapere il sindaco di Vieste Giuseppe Nobiletti – con i servizi sociali e i Carabinieri. Stiamo convocando in Comune genitori e minori per capire l’accaduto e attivare eventuali percorsi. Bisogna recuperare i valori”. I minori coinvolti “appartengono tutti – dicono in Paese – a famiglie per bene che non hanno problemi di carattere sociale”.

Per il primo cittadino “i ragazzi di oggi non sono più educati ai sentimenti. Ed è un compito che spetta anzitutto alle famiglie. Così come è importante educare i ragazzi al corretto utilizzo dei social”. Tantissimi i commenti alla notizia condivisa su Facebook. La maggioranza degli utenti invoca “pene esemplari” perchè “il bullismo va affrontato a muso duro” e invita i genitori a “non giustificare in alcun modo l’accaduto”. “Non oso pensare al povero ragazzo bullizzato” scrive una mamma. “Sono dei traumi che ti porti dietro anche dopo tanti anni. Ma i bulli non possono e non devono farla franca”.