Le prostitute si fermano lungo la strada che conduce alla parrocchia, con un via vai di macchine ad ogni ora del giorno e della notte, e i genitori chiedono al sacerdote il nulla osta per far seguire il catechismo per la preparazione alla prima comunione in altre chiese di Giugliano, comune che si trova alle porte della città di Napoli.
"Non possiamo tollerare - dicono - che i nostri figli debbano assistere a tutto ciò".
E così il parroco di San Matteo (che si trova al borgo Riccio, alla periferia di Giugliano), don Massimo Condidorio ha lanciato un appello dall'emittente televisiva 'Teleclubitalia'.
I genitori dei bambini non vogliono che i loro figli, che devono raggiungere la parrocchia per il catechismo, possano imbattersi in qualche situazione sgradevole. E così sono andati dal sacerdote a chiedere il 'nulla osta' per far seguire il catechismo altrove, in chiese che si trovano anche ad una decina di chilometri di distanza. Ma se vanno via i bambini che devono prepararsi per la prima comunione, ha detto loro il sacerdote, si svilisce il senso dell'appartenenza alla parrocchia.
Alla chiesa di San Matteo fanno riferimento le tante abitazioni che sorgono nelle campagne che vanno dal confine con il vicino comune di Qualiano fino a Lago Patria. Una parrocchia che negli ultimi tempi ha avviato svariate attività proprio per coinvolgere soprattutto i bambini. Di recente ha anche attrezzato un campo di calcetto da mettere a disposizione dei ragazzi della zona.
Ma quello della prostituzione lungo la strada che dall'ex circumvallazione esterna conduce al chiesa di San Matteo al borgo Riccio è una situazione che è stata denunciata con forza, negli ultimi decenni, dai predecessori di don Massimo. Lo scorso mese il parroco ed un gruppo di fedeli hanno ripulito la stessa strada dai rifiuti lasciati dagli automobilisti. E sui social, lo stesso parroco, ha più volte denunciato il fenomeno dei roghi dei rifiuti con fumi che appestano l'aria e che rendono disagevole anche stare in casa.