Gente d'Italia

Fabio Porta (Pd) in Puglia per promuovere l’internazionalizzazione delle eccelenze locali e il turismo delle radici

Anche quest’anno l’On. Fabio Porta, parlamentare del Partito Democratico eletto in America Meridionale, è stato ospite a Trani del “Calice di San Lorenzo”, tradizionale vetrina delle eccellenze del territorio organizzata nell’incantevole cornice della località patrimonio UNESCO.
Nella città che diede i natali ai genitori di Astor Piazzolla, emigrati a Mar Del Plata in Argentina, un evento musicale con il cantante italo-argentino Diego Moreno ha reso omaggio allo storico rapporto tra la Puglia e il Sudamerica; mentre uno speciale workshop al quale sono stati invitati i produttori locali è stato dedicato al Brasile e alla Cina: insieme al deputato residente in Brasile vi hanno partecipato la Direttrice dell’Agenzia ICE di San Paolo Milena Del Grosso e il Segretario Generale dell’ICPE Marco De Feo. L’iniziativa, promossa dalla consigliere comunale Irene Cornacchia, diventerà un appuntamento fisso e il prossimo anno conterà sul sostegno della Regione Puglia e del governo.
La presenza del deputato in Puglia è stata anche l’occasione per la realizzazione di due significativi incontri con i sindaci di due importanti città della regione, interessati a consolidare il rapporto con le collettività emigrate all’estero e a realizzare significative iniziative dedicate al “turismo delle radici”.
Accompagnato dal console onorario in Puglia della Repubblica Ceka, Riccardo Di Matteo, l’On. Porta ha così incontrato il Sindaco della città di Andria, Giovanna Bruno e quello di Bisceglie, Angelantonio Angarano. Con entrambi sono stati affrontati i temi della internazionalizzazione, del rapporto con le comunità emigrate e i loro discendenti e ovviamente le potenzialità progettuali del “turismo delle radici” in uno contesto storico, naturalistico ed enogastronomico tra i più suggestivi del Paese.
Particolare emozionante, infine, l’incontro ad Andria con il sacerdote italiano don Vito Miracapillo, che negli anni ’80 fu espulso dalla dittatura militare brasiliana per le sue idee pacifiste e democratiche; oggi don Vito continua a seguire nel nord-est del Brasile un importante progetto di solidarietà nell’area dello sviluppo sociale ed economico in un’area rurale povera all’interno dello Stato del Pernambuco.
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