di CLAUDIA MONTANARI

Uno studio suggerisce che l’assunzione di quercetina, un particolare tipo di flavonoide può ridurre notevolmente la pressione alta nei pazienti affetti da malattie cardiovascolari. Nello specifico, i ricercatori hanno preso in esame numerosi studi che hanno valutato l’impatto della quercetina sulla pressione del sangue e sui livelli di glucosio.

La quercetina è un composto vegetale che si trova comunemente in molte piante e alimenti come cipolle, tè, mele e vino rosso e che in passato è stato già oggetti di diverse ricerche. È proprio queste che i ricercatori dell’Ospedale del Popolo Dongguan Shilong, Cina. hanno analizzato, mettendo a confronto 17 studi precedenti, che avevano come oggetto gli effetti della quercetina su un totale di 886 partecipanti, per scoprire che questa sostanza ha ridotto notevolmente la pressione alta. Lo studio è stato pubblicato su Nutrition Reviews. 

I ricercatori hanno anche scoperto che chi aveva consumato la quercetina per un periodo di almeno otto settimane, mostrava dei livelli ridotti di colesterolo lipoproteico ad alta densità. La stessa quercetina sembrava però non influenzare particolarmente il livello totale di colesterolo né le concentrazioni di glucosio nel sangue a digiuno.

Pressione alta, cosa mangiare

Tra gli alimenti che contrastano la pressione alta, segnaliamo banane e mele. Le banane sono ricche di potassio, un minerale che svolge un ruolo fondamentale nella gestione dell’ipertensione. Secondo l’American Heart Association, il potassio riduce gli effetti del sodio e allevia la tensione nelle pareti dei vasi sanguigni. Gli adulti dovrebbero mirare a consumare 4.700 milligrammi (mg) di potassio al giorno. Le mele sono un’ottima fonte di quercetina, un flavonoide che attacca i radicali liberi, migliorando la salute delle vene e abbassando la pressione sanguigna in modo naturale.
Altri alimenti ricchi di quercetina sono agrumi, tè, uva, mirtilli, sedano, capperi, cipolla, propoli e vino rosso.
La pressione alta è un fattore di rischio molto diffuso in Italia. Secondo le più recenti stime, ne soffrono circa il 15% degli adulti anche se, trattandosi di una condizione spesso priva di sintomi evidenti, è probabile che il numero di chi ne è colpito sia molto più alto in quanto in molti non sanno nemmeno di soffrirne. Ciò rende la pressione alta un “killer silenzioso” che provoca ogni anno nel mondo oltre 10 milioni di morti.  Uno dei modi più sicuri per monitorare la pressione del sangue è quello di misurarla regolarmente. Se ci si accorge di avere la pressione alta, è bene chiedere consiglio al proprio medico che saprà prescrivere la giusta cura. Anche l’alimentazione gioca un ruolo chiave per combattere l’ipertensione. Le linee guida raccomandano, in generale, di ridurre la quantità di sale nel cibo e di mangiare molta frutta e verdura.