di CLAUDIA MONTANARI

La ricerca scientifica si concentra sempre più sull’alimentazione e sui benefici dei composti naturali presenti negli alimenti. Tra questi, i polifenoli, abbondanti negli alimenti vegetali, emergono come potenti alleati contro malattie croniche come l’obesità e il diabete di tipo 2.

Un recente studio del Shibaura Institute of Technology in Giappone ha rivelato che i polifenoli amari, oltre a interagire con i recettori del gusto, possono influenzare il sistema gastrointestinale, contribuendo alla regolazione del metabolismo e alla riduzione del rischio di queste patologie.

Cosa sono i polifenoli e dove si trovano?

polifenoli sono composti chimici naturali che si trovano principalmente negli alimenti di origine vegetale come frutta, verdura, cereali integrali, noci e semi. Ne esistono oltre 8.000 tipi differenti, tutti caratterizzati da una forte capacità antiossidante, che li rende preziosi nel contrastare l’invecchiamento cellulare e i danni causati da stress ossidativo e infiammazioni. Tra i polifenoli più noti vi sono i flavonoidi, gli acidi fenolici, i tannini e le lignine, ognuno con proprietà specifiche e benefici per la salute.

Un aspetto interessante dei polifenoli è il loro sapore caratteristico, spesso amaro. Questo gusto amaro non è solo una peculiarità sensoriale, ma rappresenta una chiave di accesso per comprendere i meccanismi attraverso i quali questi composti esercitano i loro effetti benefici. Il sapore amaro dei polifenoli interagisce infatti con specifici recettori del gusto presenti sulla lingua, noti come recettori del gusto di tipo 2 (T2R).

Per lungo tempo, si è ritenuto che i recettori del gusto fossero limitati alla cavità orale, principalmente per la loro funzione nella percezione dei sapori. Tuttavia, studi recenti hanno dimostrato che i recettori T2R non si trovano solo sulla lingua, ma anche in altre parti del corpo, inclusi organi e tessuti del sistema gastrointestinale. Questa scoperta ha aperto nuove prospettive nella comprensione di come i polifenoli possano influenzare il metabolismo e la salute.

L’attivazione dei recettori T2R nel tratto gastrointestinale da parte dei polifenoli avvia una serie di reazioni a cascata che coinvolgono la secrezione di ormoni regolatori, tra cui il peptide-1 simile al glucagone (GLP-1) e la colecistochinina (CCK). Questi ormoni giocano un ruolo cruciale nella regolazione dell’appetito, del metabolismo dei carboidrati e nella gestione dei livelli di zucchero nel sangue.

Polifenoli e riduzione del rischio di diabete e obesità

La ricerca condotta dal team del Shibaura Institute of Technology ha messo in luce come l’assunzione di polifenoli possa ridurre significativamente il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 e obesità. Gli scienziati hanno osservato che l’attivazione dei recettori T2R nel tratto gastrointestinale, in risposta ai polifenoli, stimola la secrezione di ormoni gastrointestinali come GLP-1 e CCK, che sono noti per la loro capacità di ridurre l’appetito e regolare i livelli di glucosio nel sangue.

Questi ormoni non solo contribuiscono alla sazietà, ma migliorano anche la tolleranza al glucosio, riducendo così il rischio di sviluppare insulino-resistenza, una delle principali cause del diabete di tipo 2. Inoltre, gli effetti regolatori sull’appetito possono aiutare a prevenire l’eccessivo consumo di cibo, una delle cause principali dell’obesità.

Uno degli aspetti più interessanti emersi dallo studio è il potenziale dei polifenoli come alternativa naturale ai farmaci utilizzati per il trattamento del diabete e dell’obesità. Attualmente, i farmaci agonisti del recettore GLP-1 sono ampiamente utilizzati nella pratica clinica per migliorare la tolleranza al glucosio e ridurre l’appetito. Tuttavia, questi farmaci possono avere effetti collaterali significativi, tra cui disturbi gastrointestinali e alterazioni indesiderate della glicemia.

I polifenoli, al contrario, offrono un approccio più sicuro e naturale. Poiché i polifenoli non vengono assorbiti direttamente nel flusso sanguigno, ma agiscono principalmente a livello gastrointestinale, il rischio di effetti collaterali è notevolmente ridotto. Inoltre, il loro consumo può essere facilmente integrato nella dieta quotidiana attraverso l’assunzione di alimenti ricchi di polifenoli, senza la necessità di ricorrere a farmaci o integratori.

Come aumentare l’assunzione di polifenoli nella dieta quotidiana

Integrare i polifenoli nella propria dieta è un passo semplice e naturale per migliorare la salute e ridurre il rischio di malattie croniche. Gli alimenti ricchi di polifenoli includono una vasta gamma di frutta e verdura, come mele, mirtilli, ciliegie, e verdure a foglia verde, nonché cereali integrali, legumi, noci e semi. Anche bevande come il tè nero e il cacao in polvere sono ottime fonti di questi composti benefici.

Gli esperti raccomandano di consumare una varietà di alimenti vegetali per massimizzare l’apporto di polifenoli. Ad esempio, una mezza tazza di mirtilli può contenere fino a 535 mg di polifenoli, avvicinandosi così al consumo giornaliero ideale di 650 mg suggerito da alcuni studi. L’obiettivo dovrebbe essere quello di includere almeno tre o quattro porzioni di alimenti vegetali al giorno, variando tra frutta, verdura, legumi e cereali integrali, per raggiungere un apporto ottimale di polifenoli e fibre.

Benefici dei polifenoli oltre il diabete e l’obesità

Oltre ai loro effetti benefici sulla regolazione del metabolismo e sul rischio di diabete e obesità, i polifenoli offrono una serie di altri vantaggi per la salute. La loro potente azione antiossidante aiuta a proteggere le cellule dallo stress ossidativo, riducendo così il rischio di malattie croniche come il cancro, le malattie cardiache e neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer. Inoltre, i polifenoli possono contribuire a migliorare la salute cardiovascolare, riducendo i livelli di colesterolo e la pressione sanguigna.