Netanyahu: 'Scuse alle famiglie degli uccisi, Hamas pagherà'

"Chiedo scusa alle famiglie degli ostaggi per il fatto che non siamo riusciti a riportarli a casa vivi.

Hamas pagherà per questo un duro prezzo. Siamo nel pieno di una guerra esistenziale contro l'Iran, la nostra vittoria dipende dalla nostra unione". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in conferenza stampa a Gerusalemme per la prima uscita pubblica dopo il ritrovamento dei sei giovani ostaggi uccisi a Gaza.

"Il conseguimento degli obiettivi della guerra passano per il Corridoio Filadelfia. Venti anni fa mi sono dimesso dal governo Sharon proprio su questo punto: dobbiamo controllare l'asse al confine tra Gaza e l'Egitto, è una questione politica fondamentale", ha proseguito Netanyahu annunciando che non ci sarà nessun ritiro dell'esercito israeliano da quel corridoio. "Il ritiro dal Corridoio Filadelfia non salverà gli ostaggi, anzi il contrario. Anche se sono impegnato ad arrivare ad un accordo, noi non ci ritiriamo. Dobbiamo distruggere Hamas e far sì che non sia più una minaccia per noi", ha spiegato Netanyahu.

"Tutti vogliono che mettiamo fine alla guerra, questo è quello che conta per loro. Tutti premono per farci uscire da Gaza. Ma la conquista di Rafah e del Corridoio Filadelfia ha cambiato il corso del conflitto e se ci ritiriamo non potremo tornare", ha aggiunto. Per Netanyahu, "la tattica di Sinwar è creare divisioni in Israele, usa la pressione psicologica: le foto degli ostaggi servono a questo".

Londra sospende parzialmente l'invio di armi a Israele

Il governo laburista britannico ha annunciato la sospensione parziale delle esportazioni di armi a Israele. La decisione è stata comunicata dal ministro degli Esteri David Lammy alla Camera dei Comuni.

L'ufficio Netanyahu, 'sconcertanti le parole di Biden'

L'ufficio di Netanyahu respinge le affermazioni di Biden secondo cui il premier israeliano non sta facendo abbastanza per un accordo sugli ostaggi: "È sconcertante che Biden stia facendo pressioni su Netanyahu, che ha accettato la proposta Usa già il 31 maggio e la proposta ponte il 16 agosto, e non sul leader di Hamas Sinwar che continua a rifiutare con veemenza qualsiasi intesa", afferma un alto funzionario riferito dai media israeliani. La dichiarazione di Biden "è particolarmente pericolosa tanto più che giunge solo pochi giorni dopo che Hamas ha giustiziato sei ostaggi israeliani, tra cui un cittadino americano", aggiunge.

Herzog al funerale di Hersh: 'chiedo perdono a nome di Israele'

"Hersh, chiedo perdono a nome dello Stato di Israele per non essere riusciti a riportarti in patria sano e salvo e non aver saputo proteggerti": lo ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog al funerale di Hersh Goldberg-Polin, giustiziato da Hamas insieme ad altri cinque ostaggi.

Herzog ha pronunciato l'elogio funebre. "Rachel, Jon, Libi e Orli, vi chiedo perdono. Ora abbiamo un compito urgente e immediato. Chi prende le decisioni deve fare tutto il possibile, con determinazione e coraggio: salvare coloro che possono ancora essere salvati e riportare a casa tutti i nostri figli e figlie, i nostri fratelli e sorelle", ha detto il presidente rivolto ai genitori e alle sorelle di Hersh.

Biden: accordo su Gaza vicino ma Bibi non fa abbastanza

Joe Biden ha detto ai reporter che un accordo finale per il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza è molto vicino, ma che non ritiene che il premier israeliano Benjamin Netanyahu stia facendo abbastanza per garantire tale accordo.

"Non molliamo, continueremo a premere", ha aggiunto Biden rispondendo ai reporter che gli chiedevano quale sia il suo messaggio alle famiglie degli ostaggi di Hamas.

Sciopero finito ma famiglie di ostaggi chiedono di manifestare

Il capo dell'Histadrut, il più grande sindacato israeliano, Arnon Bar David, ha dichiarato di rispettare la decisione del tribunale del lavoro che ha ordinato di porre fine allo sciopero alle 14,30. Ma il Forum delle famiglie degli ostaggi ha incoraggiato la popolazione a continuare le manifestazioni nonostante la decisione.

"Si tratta di salvare gli ostaggi che sono stati abbandonati dal primo ministro Benyamin Netanyahu con la decisione del gabinetto di giovedì scorso," afferma il Forum, riferendosi al voto dei ministri che hanno deliberato di non ritirare le truppe dal corridoio Filadelfia. Bar David ha però sottolineato che lo sciopero è stata una misura di grande significato ed ha il suo pieno sostegno: "Nonostante i tentativi di dipingere la solidarietà come politica, centinaia di migliaia di cittadini hanno votato con i loro piedi, marciando alle dimostrazione," ha affermato.