di GIUSEPPE FRANZA
In tanti rinunciano senza saperlo a circa 2.000 euro di bonus: il diritto resta non goduto ma i CAF, nella maggior parte dei casi, tacciono.
Secondo diverse indagini specifiche, gli italiani non sono correttamente informati sui bonus disponibili a livello nazionale e locale. C’è chi ha provato a fotografare la situazione in modo più preciso, arrivando alla conclusione che molti possibili beneficiari di aiuti, pur avendo diritti a bonus e agevolazioni e malgrado attività di aggiornamento periodico tramite siti istituzionali e CAF, rinunciano in media a benefit dai 1.000 ai 2.000 euro all’anno.
Internet ha di sicuro favorito i contribuenti e i cittadini a orientarsi con maggiore agilità nelle acque torbide o agitate delle agevolazioni economiche esistenti. Dovunque, è possibile trovare contenuti gratuiti che offrono informazioni, più o meno precise, circa nuovi bonus, contributi e benefici fiscali, con requisiti, scadenze e altri vincoli da conoscere. Ciononostante è difficile venire a parte di tutti i bonus a cui si potrebbe accedere.
Tradizionalmente, per farsi aiutare nella ricerca di agevolazioni pubbliche, il lavoratore si rivolge al CAF o a un consulente del lavoro. Ma non sempre il referente scelto è in grado di offrire al richiedente un prospetto preciso o completo delle possibilità. La buona notizie è che esistono diverse webapp progettate proprio per semplificare l’accesso ai bonus e alle agevolazioni.
Almeno 2.000 euro di bonus non sfruttati: il diritto negato dai CAF
Ci sono piattaforme digitali come BonusX che permettono in pochi clic di verificare la possibilità di ottenere bonus, incentivi e agevolazioni in vari ambiti: fiscale, assistenziale, previdenziale o abitativo. Un’altra piattaforma utile è quella offerta dalla banca Credem, che ha appunto integrato BonusX nel suo servizio di internet banking e nella sua app.
Quando i CAF non riescono a dare informazioni complete sulle possibili agevolazioni o sui bonus pubblici a cui si può aver diritto, è dunque importante provare altre strade: se a ogni contribuente sono davvero negati fino a 2.000 euro in media, bisogna darsi anche una mossa.
Con applicazioni simili, di base, occorre inserire informazioni sulla propria situazione lavorativa e reddituale, dopodiché dovrebbero apparire in pochi secondi tutte le possibilità di accesso a bonus e contributi. Anche il sito Boonus funziona così. Offre una mappatura e una classificazione completa per oltre 600 bonus e agevolazioni disponibili a livello nazionale, regionale e locale. L’utente può fare ricerca personalizzate a partire al proprio profilo reddituale (ISEE), lavorativo, geografico o anagrafico. ,
Individuata l’agevolazione di interesse, l’utente può poi gestire autonomamente la pratica di richiesta del bonus o rivolgersi al network professionale di Bonoos per avere assistenza. Si possono anche monitorare e rendicontare le agevolazioni tramite dashboard e strumenti di analytics. La start-up appare dunque assai interessante, e aiuta non solo i lavoratori e le famiglie ma anche le aziende. Perché non approfittarne?