Gente d'Italia

Pressione alta, lavorare in ambienti rumorosi aumenta il rischio

di CLAUDIA MONTANARI

Lavorare in ambienti rumorosi può avere effetti deleteri sulla salute, in particolare sulla pressione sanguigna. Recenti studi hanno rivelato che l’esposizione prolungata a rumori intensi non solo provoca stress e disagio fisico, ma può anche contribuire all’insorgenza di pressione alta, una delle principali cause di morte prematura a livello globale.

Uno studio condotto da ricercatori della Direzione dei servizi sanitari generali in Bangladesh ha evidenziato come la pressione sanguigna tenda ad aumentare proporzionalmente alla durata dell’esposizione al rumore sul posto di lavoro, incrementando il rischio di sviluppare ipertensione di circa il 10% per ogni anno di esposizione.

Questa scoperta, presentata alla conferenza dell’American College of Cardiology Asia 2024, fornisce ulteriori conferme sulla connessione tra rumore e malattie cardiovascolari. Sebbene il legame tra stress acustico e salute del cuore non sia completamente chiarito, si ipotizza che il rumore causi uno squilibrio ormonale dovuto alla risposta dello stress del corpo. Questo squilibrio, a sua volta, può portare a un aumento graduale e permanente della pressione arteriosa, ponendo le basi per condizioni come l’ipertensione e altri disturbi cardiovascolari.

Lo studio

Il team di ricerca, guidato dal dottor Golam Dastageer Prince, ha esaminato 289 lavoratori adulti impiegati in fabbriche tessili nel sottodistretto di Araihazar, in Bangladesh, per tutto il 2023. Lo scopo era valutare l’impatto del rumore sul posto di lavoro sulla pressione sanguigna e individuare possibili misure di prevenzione. I partecipanti, per la maggior parte uomini, hanno un’età media di circa 34 anni e la loro esposizione al rumore in fabbrica è stata monitorata per un periodo di tempo medio di 16 anni, con un livello di rumore che oscillava tra 96 e 111 decibel.

Per mettere in prospettiva questi dati, il National Institute for Occupational Safety and Health degli Stati Uniti consiglia che i lavoratori non siano esposti a livelli superiori a 85 decibel per una giornata lavorativa di otto ore. I livelli di rumore inferiori a 70 decibel sono considerati sicuri, mentre quelli superiori possono danneggiare l’udito e influire negativamente sulla salute. Nello studio, nessuno dei lavoratori indossava dispositivi di protezione per l’udito, un fattore che aggrava ulteriormente l’impatto del rumore sulla loro salute.

L’Impatto del rumore sulla pressione sanguigna

Dallo studio è emerso che circa il 31,5% dei partecipanti soffriva di pressione alta, con un ulteriore 53,3% in una fase preipertensiva. Questi risultati sono particolarmente preoccupanti, poiché mostrano una correlazione chiara tra l’esposizione al rumore e la pressione sanguigna. I dati hanno anche rivelato che ogni anno di esposizione al rumore aumenta la probabilità di sviluppare ipertensione del 10%, persino quando si tengono in considerazione altri fattori come età, indice di massa corporea e abitudini di fumo.

Il dottor Prince ha sottolineato come il rumore sul posto di lavoro non sia solo una questione di comfort acustico, ma un vero e proprio rischio per la salute pubblica. Se ignorato, può portare a conseguenze significative, soprattutto in termini di malattie cardiache e complicazioni correlate all’ipertensione. Oltre all’ipertensione, l’esposizione cronica al rumore può anche influenzare il comportamento e la salute mentale, aggravando la risposta allo stress e rendendo più difficile per i lavoratori gestire condizioni preesistenti o prevenire nuove malattie.

I meccanismi alla base dell’aumento della pressione

La connessione tra il rumore e l’aumento della pressione sanguigna non è ancora del tutto chiara, ma le teorie prevalenti suggeriscono che il rumore, in particolare se intenso e continuo, stimola la risposta allo stress del corpo. Questo meccanismo attiva il rilascio di ormoni come l’adrenalina e il cortisolo, che, a lungo termine, possono contribuire all’aumento della pressione arteriosa. L’esposizione prolungata al rumore può anche alterare il sistema nervoso simpatico, causando cambiamenti permanenti nella regolazione della pressione.

In aggiunta, il rumore può interferire con il sonno e il riposo, riducendo la capacità del corpo di recuperare dallo stress quotidiano. L’interruzione del sonno è un altro fattore che contribuisce allo sviluppo dell’ipertensione e di altre malattie croniche, poiché il sonno insufficiente o di scarsa qualità compromette la capacità del corpo di regolare il metabolismo e mantenere sotto controllo i livelli di cortisolo.

L’esposizione al rumore è una condizione comune in molti settori professionali, non solo nelle fabbriche tessili. Lavoratori nell’edilizia, nei trasporti e nei settori della produzione industriale sono spesso esposti a livelli di rumore superiori ai limiti di sicurezza raccomandati. Anche chi lavora in uffici aperti può essere soggetto a livelli di rumore dannosi, sebbene meno intensi rispetto a quelli sperimentati in ambienti industriali.

È quindi cruciale che i datori di lavoro e i responsabili della salute e sicurezza prendano provvedimenti per ridurre l’esposizione al rumore e fornire ai lavoratori dispositivi di protezione adeguati, come tappi per le orecchie o cuffie antirumore. Misure semplici come la riduzione delle fonti di rumore o la creazione di barriere acustiche possono anche aiutare a minimizzare i rischi per la salute.

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