Il ministro degli Esteri dell'Argentina, Diana Mondino, ha firmato oggi una lettera per sollecitare il procuratore della Corte penale internazionale (Cpi) Karim Asad Ahmad Khan ad emettere "mandati di arresto contro le autorità venezuelane, compreso (il presidente) Nicolás Maduro".
La richiesta al procuratore capo della Cpi si basa sull'articolo 58 dello Statuto di Roma che stabilisce le regole sui "mandati d'arresto o citazioni a comparire emessi dalla Camera preliminare".
Mondino ha reso pubblica la sua richiesta sul suo account di X alle 18.33 orario di Buenos Aires.
Lo scorso aprile la giustizia di Buenos Aires aveva riaperto un caso contro il governo di Maduro per crimini contro l'umanità in base al cosiddetto "principio della giurisdizione universale" e della "giurisdizione extraterritoriale".
"La richiesta di arresto di oggi non riguarda solo le precedenti violazioni dei diritti umani su cui già si indaga, ma anche i nuovi, gravissimi episodi accaduti dopo le elezioni del 28 luglio scorso. Ci sono stati episodi gravi sui quali occorre indagare e condannare i responsabili", ha informato una fonte a conoscenza del caso al portale Infobae.
Agenti armati circondano l'ambasciata argentina a Caracas
Le forze di sicurezza venezuelane hanno circondato l'ambasciata dell'Argentina a Caracas: è quanto denunciano sui social due oppositori venezuelani rifugiati nella sede diplomatica, che hanno descritto la situazione come un "assedio" da parte del governo del presidente Nicolás Maduro.
Secondo Pedro Urruchurtu, coordinatore internazionale della leader dell'opposizione María Corina Machado, sul posto ci sono pattuglie e agenti incappucciati e armati.
L'assedio dell'ambasciata avviene poco dopo che il ministero degli Esteri argentino ha sollecitato la Corte penale internazionale a emettere un mandato di arresto contro Maduro.