Il governo brasiliano ha evitato di aderire a un'iniziativa di 40 Paesi che, all'Onu, hanno denunciato Nicolás Maduro.
Il gruppo guidato dall'Argentina ha criticato aspramente il presidente venezuelano e chiesto il rilascio incondizionato dei prigionieri politici.
La valutazione del Brasile è stata che, in un momento di tensione, con la custodia dell'ambasciata argentina revocata e gli oppositori venezuelani ancora al suo interno a rischio, aderire alla condanna non aiuterebbe.
A guidare le critiche contro Maduro è stata allora la ministra degli Esteri argentino, Diana Mondino.
Al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha espresso la sua "profonda preoccupazione per la grave crisi strutturale dei diritti umani in Venezuela, che si è accentuata ancora di più nel 2024 nel contesto del recente processo elettorale".