di BRUNO TUCCI
Il caso Sangiuliano si sta trasformando in caso Boccia? Chissà? Saranno le indagini dei magistrati a svelarlo dopo l’esposto presenato in Procura dall’ex ministro della cultura. Francamente, non se può più di questo tira e molla che continua ad interessare un determinato pubblico. Di chi è la colpa dell’uno o dell’altra?
Boccia interessa davvero alla gente?
Ma siamo poi sicuri che alla maggior parte della gente questa storia impedisca di dormire? E’ così importante sapere se e come sono andati i fatti? E’ solo una questione di gossip e anche coloro che la volevano trasformare in una questione politica stanno facendo marcia indietro. Si può capire che questo intreccio(romantico?) faccia aumentare levendite a quei settimanali che di gossip vivono, senza del quale sarebbero destinati a chiudere i battenti. Ma che la vicenda coinvolga pure i grandi giornali (quelli che fanno opinione) francamente è eccessivo.
Da eroina a imputata
In principio, la Boccia era praticamente bn diventata un’eroina che aveva coinvolto anche alcune emittenti di un certo rilievo più a sinistra che a destra. Ora che il pallone si sta sgonfiando e trasformando in una vicenda esclusivamente privata, beh il tifo per la Boccia sembra diminuirsi giorno dopo giorno. Sarebbe però il caso di riconoscere che forse era stato dato troppo peso ad alcune indiscrezioni (o fatti) che richiedevano una maggiore prudenza.
Ok, ora è il momento di dire basta e di occuparsi di problemi di ben più alta importanza. Eppure, nonostante l’evidenza dei fatti, c’è chi insiste per trovare il pelo nell’uovo. Vi pare giusto? Credete che questi pettegolezzi possano trovare ancora spago per occupare pagine intere? No, siamo di avviso contrario e vediamo di interessarci e di riflettere sulle difficoltà che riguardano l’Europa (quindi l’Italia) e il mondo intero.
Ci sono due guerre che possono tramutarsi in un conflitto ben più grande: in medio Oriente e in Ucraina. Non sarebbe il caso di sedersi tutti, nessuno escluso, attorno ad un tavolo per cercare di raggiungere un traguardo che tutti auspichiamo: la pace? Senza avere la preoccupazione che il conflitto si allarghi sino a diventare una guerra totale? Dio ce ne scampi. E’ di questo che ogni giorno si dovrebbero riempire le pagine dei quotidiani e le immagini delle tv. Se ne parla si, è vero, ma se ne dà la stessa importanza del caso Boccia-San Giuliano.
A leggere l’informazione delle ultime settimane la risposta è no. Per quanto riguarda l’Europa non si trova un punto d’incontro per mandare le armi a Kiev. Si o no? Gli stati che hanno come capitale Bruxelles si dividono e intanto la gente muore a migliaia, i bombardamenti si susseguono, i missili provocano morte e distruzione. Nemmeno nel nostro Paese si trova un punto d’incontro. Maggioranza e minoranza non vanno mai d’accordo. Si cerca sempre di trovare uno scivolone dell’avversario per dire che “la bandierina di un certo colore” ha vinto.
C’è un ultimo esempio a confermare questo stato di cose: in Emilia Romagna e nelle Marche si è verificato un vero e proprio disastro per la pioggia caduta in una manciata di giorni. Fiumi che esondano, migliaia di sfollati, gente che non sa se riuscirà ad andare avanti. Ebbene, sapete quale è stato il primo braccio di ferro? I danari per ricostruire quello che è stato distrutto pochi mesi fa dal medesimo nubigìfragio? No, capire se la colpa era del governo che di danari ne aveva mandati pochi o se, invece, la responsabiità era delle regioni che non avevano preso i necessari provvedimenti per evitare che in futuro si verificassero simili tragedie. Se poi la gente non crede più nella politica, se i battibecchi e le polemiche non interessano più nessuno a chi si deve dare la colpa? Così, ci si occupa più del gossip e se l’informazione dedica più spazio ad una vicenda che avviene tra le quattro mura domestiche non si deve gridare allo scandalo.
Allora da oggi in poi dimentichiamoci di quella storia e diamo spazio esclusivo alle tragedie che stanno sconvolgendo il mondo intero. Oltre ai problemi italiani che non sono pochi ed anche assai difficili.