Emilia-Romagna e Marche, con 105 miliardi di euro nel 2023, rappresentano il 17% delle esportazioni italiane.
È questa la fotografia che emerge dall'analisi del Research Department di Intesa Sanpaolo, presentata in occasione della premiazione a Bologna delle 10 Imprese Vincenti individuate dalla banca sul territorio, nell'ambito di un programma realizzato con Visa a sostegno delle Pmi.
Nel dettaglio, l'Emilia-Romagna ha dato un contributo significativo con oltre 85 miliardi di euro di export. I settori trainanti sono stati meccanica, automotive, agroalimentare e sistema moda, seguiti da prodotti e materiali da costruzione, chimica ed elettrotecnica. Nel 2023, le esportazioni delle Marche hanno superato i 20 miliardi di euro, con un contributo importante del settore farmaceutico, della cantieristica navale e della meccanica.
Sono proprio questi i settori in cui operano le 10 imprese premiate che, come spiega Alessandra Florio, direttrice regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo "sono l'espressione del miglior Made in Italy nei diversi settori di riferimento ed esempi virtuosi per il contributo economico e sociale restituito al territorio".
Una spinta decisiva è venuta dalla forte ripresa degli investimenti. Misure come "Industria 4.0" (dal 2017) e Superbonus (dal 2021) sono state fondamentali nel guidare questa performance. Dopo il rallentamento osservato tra il 2023 e il 2024, il prossimo anno gli analisti di Intesa Sanpaolo vedono una ripresa significativa. Incideranno positivamente anche gli investimenti legati al Pnrr: l'80% della spesa effettiva sarà concentrata nel triennio 2024-2026.
Le imprese manifatturiere di Emilia-Romagna e Marche dispongono delle risorse necessarie per continuare a investire in tecnologia e nella transizione green. Negli ultimi anni, la loro struttura patrimoniale si è rafforzata significativamente: oggi, il rapporto tra patrimonio netto e totale passivo si attesta al 33% in Emilia-Romagna e al 28% circa nelle Marche. Un tema caldo resta quello legato al personale qualificato, necessario per affrontare la transizione green. A giugno, la quota di posizioni lavorative di difficile reperimento sfiorava il 49% in Emilia-Romagna, mentre nelle Marche si attestava al di sopra del 46%.
Per sostenere le imprese del territorio "nel 2023 abbiamo erogato alle imprese e alle famiglie della direzione regionale Emilia-Romagna e Marche 3 miliardi di euro e già oltre 1,6 miliardi di euro nei primi sei mesi di quest'anno - conclude Florio -. Dall'avvio delle iniziative dedicate agli investimenti sostenibili e in economia circolare abbiamo erogato alle aziende delle due regioni circa 1,5 miliardi di euro, a conferma del nostro impegno nell'aiutarle a cogliere tali opportunità, a favore di una crescita stabile e inclusiva".