di SIMONE D'AMBROSIO

ROMA – Violenza ultrà nella notte a Genova, dopo il derby di Coppa Italia tra Genoa e Sampdoria, vinto dai blucerchiati ai calci di rigore. Nelle vie limitrofe allo stadio Luigi Ferraris si sono susseguiti scontri tra gruppi di tifosi, la maggior parte a volto coperto, con caschi, spranghe e bastoni, petardi, fumogeni, fuochi d’artificio, bottiglie e altri oggetti utilizzati come armi improprie. Diverse le strade chiuse dalle forze dell’ordine, che hanno complicato il ritorno a casa di molti spettatori e allungato a dismisura l’uscita dall’impianto delle squadre.

Il dispositivo di sicurezza, oltre allo schieramento massiccio di poliziotti e carabinieri in assetto anti-sommossa, ha previsto fin dalla tarda mattinata l’utilizzo di un elicottero e il dispiegamento di mezzi “spara acqua” per tentare di disperdere i facinorosi, che hanno ribaltato molti cassonetti dell’immondizia e alcuni motorini per costruirsi una barricata. I primi bilanci provvisori parlano di una decina di feriti lievi, soprattutto tra le forze dell’ordine, e alcuni ultrà fermati.

Ad alzare a dismisura la tensione è stata l’esposizione in Gradinata Nord, cuore del tifo genoano, di alcuni striscioni rubati in occasione del blitz nella sede degli Ultras Tito Cucchiaroni, storico club blucerchiato. L’azione era nata in risposta all’assalto di alcuni doriani alla sede dei 5r, anima del tifo rossoblù, mentre gli ultrà del Grifone si trovavano in trasferta a Milano. Episodi avvenuti tra il 5 e 6 maggio scorsi, che hanno dato il via in questi mesi a un’escalation di tensione tra le anime più calde delle due tifoserie organizzate.

In risposta all’esposizione “a testa in giù” delle “pezze blucerchiate” nella gradinata del Genoa, la parte più calda degli ultra sampdoriani, che avevano esposto uno stendardo anch’esso “rubato” ai cugini, ha poi deciso di lasciare il centro della Gradinata Sud, abbandonando lo stadio con lungo anticipo rispetto alla fine del match, per cercare lo scontro con la tifoseria avversaria, ma trovando una prima risposta nelle cariche delle forze dell’ordine.

I primi scontri si erano verificati già poco dopo l’ora di pranzo, quando due gruppi di ultrà si erano fronteggiati a pochi metri di distanza dalla Gradinata Sud, separati poi dall’intervento delle forze dell’ordine. Alcuni negozianti della zona avevano deciso di chiudere le saracinesche anzitempo per evitare possibili danneggiamenti. Momenti di tensione anche all’ingresso allo stadio, quando per motivi di sicurezza è stato deciso di chiudere temporaneamente i cancelli, a poco più di un’ora dall’inizio del match, con i tifosi che si accalcavano davanti alle entrate.