Idf: 'Attaccato un sito Hamas dentro ad una ex scuola a Gaza nord'
Nel primo pomeriggio l'Aeronautica militare (Iaf) ha colpito un centro di comando in cui operavano miliziani di Hamas per attaccare il territorio israeliano e le truppe, il centro operativo era stato installato nell'ex scuola Umm al Fahm nel nord della Striscia di Gaza.
Lo rende noto l'Idf.
Il portavoce di Abu Mazen, 'Ci sarà pace solo risolvendo la questione palestinese'
"L'unica soluzione per garantire un futuro sicuro e stabile al Medio Oriente risiede in una giusta risoluzione della questione palestinese, in conformità con il diritto internazionale e l'iniziativa di pace araba": lo dice, all'agenzia palestinese Wafa, Nabil Abu Rudeinah, portavoce ufficiale del presidente Abu Mazen, osservando che "l'intera regione è entrata in una pericolosa fase di instabilità".
"Finché Gerusalemme rimarrà occupata, con i suoi luoghi sacri, la sua storia e il suo patrimonio sotto minaccia, le guerre a cui assistiamo oggi continueranno come hanno fatto per il secolo scorso", ha affermato. "L'unica alternativa praticabile è la creazione di uno Stato palestinese indipendente con Gerusalemme Est come capitale".
Bombardamenti sono in corso nel nord e nel centro della Striscia, dove il bilancio dà già tre morti accertati per gli attacchi aerei israeliani. Solo in Cisgiordania, gli israeliani hanno arrestato nelle ultime 24 ore 40 palestinesi, tra cui una donna e un bambino. La Palestinian Prisoners' Society (Pps) e la Detainees and Ex-Detainees Affairs Commission hanno riferito che il numero totale di arresti dal 7 ottobre 2023 ha superato gli 11.000. E vicino a Ramallah sono cominciati i lavori per la costruzione di una recinzione di filo spinato che si estenderà per oltre un chilometro e sarà alta quattro metri lungo la Strada 60.
Israele colpisce le milizie irachene filo-iraniane in Siria
Secondo l'Ong Centro siriano per il monitoraggio dei diritti umani, un attacco israeliano ha colpito a Homs, in Siria, un veicolo con milizie irachene filo-iraniane. Secondo il report, ci sarebbero diverse vittime.
Anche il sito di notizie Kol Habira, vicino all'opposizione siriana, ha riferito di un attacco dell'Idf ad alcuni siti a Homs. Secondo il libanese al Mayadeen, affiliato a Hezbollah, l'Idf ha colpito la zona di Wadi Hana ad al Qusayr, vicino a un posto di blocco dell'esercito siriano.
La Resistenza islamica irachena rivendica l'attacco con drone a Eilat
La Resistenza islamica in Iraq ha rivendicato il lancio di un drone a Eilat, dove alle prime ore di questa mattina, intorno alle 5.30 locali hanno suonato le sirene di allarme. Lo riporta il Jerusalem Post.
L'esercito israeliano ha dichiarato che una nave lanciamissili di classe Sa'ar 4.5 della Marina aveva intercettato un drone fuori dallo spazio aereo israeliano, nell'area del Mar Rosso. La scorsa settimana, due droni sono stati identificati nello spazio aereo di Eilat, uno intercettato dalla corvetta Sa'ar 5 della Marina e l'altro impattato a Eilat.
Il Pam avvia un'operazione d'emergenza in Libano
Il Programma Alimentare Mondiale (Pam) ha avviato un'operazione di emergenza in Libano per distribuire aiuti a un massimo di un milione di persone nella regione.
'Una nuova escalation del conflitto questo fine settimana ha evidenziato la necessità di una risposta umanitaria immediata', afferma l'agenzia in un comunicato. Secondo l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), fino a ieri erano oltre 200.000 le persone sfollate all'interno del Libano.
L'agenzia alimentare - che ha gia' aiutato piu' di 66.000 persone negli ultimi giorni - ha dichiarato che distribuirà razioni di cibo pronto, pane, pasti caldi e pacchi alimentari agli sfollati nei rifugi di tutto il paese.
Matthew Hollingworth, direttore nazionale del Pam, ha affermato che l'agenzia si sta preparando ad aiutare 'fino a un milione di persone attraverso un mix di sostegno in denaro e alimenti'.
'Austin furioso con Gallant, è stato informato tardi sul raid a Beirut'
Il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin sarebbe furioso con il Ministro della Difesa Yoav Gallant e Israele per essere stato informato con pochissimo preavviso sull'operazione dell'Idf per uccidere il capo di Hezbollah Hassan Nasrallah. Lo riporta il Jerusalem Post.
Durante tutta la guerra, la regola di Gallant di informare Austin prima che si verificassero sviluppi importanti - sottolinea il media israeliano - è stata una caratteristica distintiva del modo in cui i due governi hanno comunicato.
Idf: ucciso a Beirut un altro membro del Consiglio esecutivo di Hezbollah
L'esercito israeliano (Idf) ha annunciato di aver ucciso la notte scorsa Nabil Kawak, comandante dell'unità di sicurezza di Hezbollah e membro del Consiglio centrale esecutivo in un attacco nel quartiere meridionale di Beirut, baluardo dell'organizzazione sciita filoiraniana.
Secondo una dichiarazione del portavoce dell'Idf, Kawak - ai vertici di Hezbollah - era considerato "direttamente coinvolto nella promozioni di piani di attacco contro Israele e i suoi cittadini".
Al Sisi: 'L'Egitto è a fianco del Libano, subito un cessate il fuoco'
Il presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisi ha parlato al telefono con il primo ministro libanese Najib Mikati, affermando "il pieno sostegno dell'Egitto al Libano" e di stare "al suo fianco" in questo difficile momento. Ha quindi sottolineato la "necessità di un cessate il fuoco immediato, completo e permanente sia in Libano che a Gaza".
Lo riferisce il portavoce del presidente egiziano. Respinti "i tentativi di mettere a repentaglio la sicurezza, stabilità, sovranità o integrità territoriale del Libano, Al Sisi ha rivolto critiche alla comunità internazionale "che non si assume le proprie responsabilità per fermare le pratiche aggressive nei confronti dei territori palestinesi e del Libano e minaccia così di far scivolare la regione in un pericoloso stato di escalation, che mette a repentaglio la stabilità e la pace regionali e internazionali".
Il portavoce di Al Sisi ha aggiunto che il Presidente "ha impartito direttive per l'invio immediato di aiuti medici e di soccorso di emergenza al Libano, in solidarietà con il suo popolo, e ha affermato il continuo sostegno dell'Egitto al Libano a tutti i livelli". Il primo ministro libanese, riporta la stessa fonte, ha espresso apprezzamento per la posizione dell'Egitto a sostegno del suo Paese e dello Stato libanese, esaminando l'esito dei contatti presi dal governo libanese per contenere la situazione e lodando in questo contesto il ruolo svolto dall'Egitto nel ripristinare la sicurezza e la stabilità nella regione
Iran: 'Ci saranno conseguenze per l'assassinio israeliano'
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha messo in guardia dalle "conseguenze pericolose" degli attacchi israeliani in Libano che hanno portato all'uccisione del capo di Hezbollah Hassan Nasrallah.
"L'Onu non è riuscita a prendere misure efficaci contro Israele" - ha detto incontrando il segretario dell'Onu Guterres e il presidente dell'Assemblea Philemon Young - "La continua ostruzione degli Stati Uniti, complici dei mali dei sionisti, nel Consiglio di sicurezza è illegale e vergognosa, volta a impedire qualsiasi pressione su Israele per fermare la sua aggressione a Gaza e in Libano".
"Il martirio del capo di Hezbollah libanese Hassan Nasrallah è una grande perdita per il Libano, l'Asia occidentale e il mondo islamico", ha detto Araghchi, sottolineando che "il sangue di questo grande uomo rafforzerà ulteriormente il fronte della resistenza".
In una conversazione telefonica con il suo omologo libanese Abdallah Rashid Bou Habib nella tarda serata di ieri, il diplomatico iraniano ha aggiunto: "L'atto codardo del regime israeliano nell'assassinio di Nasrallah è una chiara aggressione alla sovranità e all'integrità territoriale del Libano, ed è anche un crimine di guerra".
Secondo quanto riportato dall'Irna, ha incontrato anche il ministro degli Esteri siriano Bassam Sabbagh a margine della riunione Onu a New York sabato sera. Le due parti hanno discusso degli attacchi israeliani a Gaza e in Libano, in particolare dell'uccisione di Nasrallah.
Forti divisioni a Teheran sulla risposta all'uccisione di Nasrallah
Secondo un report del New York Times, ci sono divisioni all'interno del governo iraniano su come rispondere all'uccisione del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah. I conservatori all'interno della leadership di Teheran stanno spingendo per una forte risposta all'omicidio del maggiore rappresentante della Repubblica islamica in Medio Oriente, mentre i moderati, guidati dal nuovo presidente iraniano Masoud Pezeshkian, chiedono moderazione.
I sostenitori della linea dura vorrebbero che Teheran rispondesse all'omicidio con un attacco per dissuadere Israele dal colpire potenzialmente l'Iran, mentre Pezeshkian avrebbe sostenuto che così facendo cadrebbero nella trappola tesa dal primo ministro Benyamin Netanyahu per ampliare la guerra.
Citando quattro funzionari iraniani anonimi che conoscevano Nasrallah, il Nyt riferisce che la guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, "è rimasto profondamente scosso dalla morte del suo amico ed è in lutto, ma ha assunto un atteggiamento calmo e pragmatico". Il rapporto sottolinea che Khamenei sembrava voler far intendere che una risposta potrebbe arrivare direttamente dall'organizzazione terroristica Hezbollah, piuttosto che da Teheran.
L'Iran chiede una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza Onu
L'ambasciatore dell'Iran alle Nazioni Unite, Amir Saeid Iravani, ha chiesto una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a seguito dell'attacco israeliano che ha portato all'uccisione di di Hassan Nasrallah. Lo riporta Al Jazeera.
In una lettera al presidente del Consiglio, Iravani ha esortato i membri dell'organismo "a condannare nei termini più forti possibili i codardi atti di aggressione di Israele". Inoltre ha messo in guardia contro "qualsiasi attacco alle sedi diplomatiche e ai rappresentanti dell'Iran".