di MARIO PICCIRILLO

ROMA – “Israele continuerà a fare tutto il necessario per evitare che un attacco in stile 7 ottobre si ripeta su uno qualsiasi dei nostri confini”. E’ il messaggio in inglese diffuso dal portavoce militare israeliano Daniel Hagari. Hagari conferma che Israele sta attaccando i villaggi all’interno del Libano che Hezbollah aveva convertito in basi militari come parte di un piano più ampio.

Nella dichiarazione, Hagari afferma che “le forze di difesa israeliane stanno conducendo raid limitati e mirati lungo il confine settentrionale di Israele contro la minaccia che Hezbollah rappresenta per i civili nel nord di Israele. Questi raid di terra localizzati prenderanno di mira le roccaforti di Hezbollah che minacciano le città, i kibbutz e le comunità israeliane lungo il nostro confine. Hezbollah ha trasformato i villaggi libanesi accanto ai villaggi israeliani in basi militari pronte per un attacco a Israele. Hezbollah si era preparato a usare quei villaggi come basi di partenza per un’invasione in stile 7 ottobre nelle case israeliane. Hezbollah aveva pianificato di invadere Israele, attaccare le comunità israeliane e massacrare uomini, donne e bambini innocenti. Hanno chiamato questo piano “Conquista la Galilea”.

“Per decenni, le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite hanno chiesto al Libano di assicurarsi che il suo territorio fosse libero da gruppi armati non governativi. La risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite del 2006, concordata da Israele e Libano, richiede che non ci siano personale armato, beni e armi diversi da quelli del governo del Libano e di Unifil nel Libano meridionale. 18 anni dopo la risoluzione 1701, Hezbollah è il più grande esercito non statale del mondo, e il Libano meridionale pullula di terroristi e armi di Hezbollah. Se lo stato del Libano e il mondo non riescono a respingere Hezbollah dai nostri confini, non abbiamo altra scelta che farlo noi stessi”.

“Voglio chiarire che la nostra guerra è con Hezbollah, non con il popolo del Libano. Non vogliamo danneggiare i civili libanesi e stiamo prendendo misure per impedirlo. Non lasceremo che un 7 ottobre accada di nuovo su nessuno dei nostri confini. Continueremo a fare tutto il necessario affinché le famiglie israeliane possano tornare alle loro case in sicurezza e protezione”.

Questa mattina uno degli account social delle Nazioni Unite ha pubblicato un post per ricordare ai membri che l’articolo 2.4 della Carta delle Nazioni Unite afferma che “tutti i Membri devono astenersi nelle loro relazioni internazionali dalla minaccia o dall’uso della forza contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di qualsiasi Stato”.