All'interno di Israele e nel mondo, molte sono le iniziative organizzate per ricordare la tragedia che ha colpito Israele il 7 ottobre scorso.
È passato un anno dal giorno che ha scosso tutti noi nel profondo, un giorno che riecheggia ancora nei nostri cuori e nelle nostre menti.
Come il resto del Paese, Tel Aviv sente in modo molto intenso questa realtà e nel corso di quest'anno gli abitanti di Tel Aviv hanno mostrato una solidarietà senza pari, con volontari che hanno inondato le lobby degli hotel e le piazze delle città per offrire donazioni e sostegno.
Un anno dopo, la città senza sosta è di nuovo in piedi, facendo ciò che sa meglio: celebrare: la vita. Nelle strade, nei caffè, nei teatri e nei club, pur rimanendo incrollabile nella sua dedizione agli ostaggi e alle loro famiglie. Ora più che mai, Tel Aviv rappresenta una fonte di conforto, forza e resilienza.
Il primo anniversario degli orribili eventi del 7 ottobre sarà celebrato da una grande cerimonia all'HaYarkon Park. L’evento è organizzato dalle famiglie delle vittime, degli ostaggi e delle comunità Otef Aza, sottolineando l’unità in tutte le parti della società israeliana e creando spazio per il dolore e il ricordo di coloro che sono morti. Si prevede che la cerimonia attirerà decine di migliaia di persone e vedrà la partecipazione dei migliori musicisti israeliani insieme ai discorsi tenuti dagli ostaggi rilasciati, dai sopravvissuti all'attacco di Hamas e dalle famiglie in lutto.
La prima risposta della comunità artistica israeliana alla guerra è stata l'esplosione di creatività così come sarà presentato in questa mostra presso il Museo ANU, il Museo del popolo ebraico. La mostra riunisce 25 artisti le cui opere affrontano, dialogano e fanno eco alla guerra e ai giorni difficili che la società israeliana ed ebraica hanno dovuto affrontare dal 7 ottobre ad oggi. Alcune delle opere esposte appartengono ad artisti presi in ostaggio o assassinati il 7 ottobre, così come a residenti del sud di Israele che hanno sperimentato la perdita, la distruzione e il dolore della guerra.
Alle molte iniziative previste in tutto il mondo per questa giornata si aggiunge anche un appello di preghiera indetto dal Patriarcato dei latini di Gerusalemme pubblicato sul sito del Patriarcato stesso.
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