Elon Musk (Depositphotos)

di LUCIA MAGLI

Ha due porte che si aprono come ali, la carrozzeria satinata, il design compatto; non ha volante né pedali: è l'auto senza conducente che l'amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, ha presentato in un evento promesso da due anni e finalmente organizzato in serata a Los Angeles (le 5 di mattina in Italia).
Musk è arrivato sul palco a bordo di uno dei 50 robotaxi che scorrazzavano tra le scenografie e i teatri di posa dei Warner Bros. Studios di Burbank, a nord della metropoli californiana.
L'imprenditore ha dichiarato che la produzione inizierà nel 2026 e che i veicoli costeranno meno di 30.000 dollari.

I due modelli Ys e Cybercab formeranno una flotta di taxi di proprietà della Tesla, che i passeggeri potranno chiamare tramite un'app, in California e in Texas, per iniziare. Potranno poi essere acquistati da privati, che potranno far lavorare la propria macchina mentre a loro non serve, affittandola a chi chiama una corsa.
Un guadagno extra, che serve ad ammortizzare i costi: "Molti si lamentano dei prezzi alti, tra rate, assicurazione, parcheggio, manutenzione. Ma pensate: quante ore usate la macchina in una settimana? In media 10 ore, su un totale di 168.
Il resto del tempo, le auto non fanno nulla. Quelle autonome, invece, possono essere utilizzate cinque-dieci volte in più. La stessa auto assume un valore cinque o dieci volte superiore", ha spiegato Musk, secondo cui la macchina a guida completamente robotizzata è anche dieci volte più sicura di una normale. "Non si stanca, non guarda il cellulare. Poi è stata allenata con i dati di più di un milione di macchine: è preparata per situazioni che non vi sognate nemmeno".
Il Robotaxi è la scommessa di Tesla per il futuro. Non quello "apocalittico spesso vaticinato da Hollywood, ma un futuro glorioso, felice. L'autonomia vi restituisce il tempo. Non dovrete più guidare per spostarvi. La vostra macchina diventerà un comodo salottino, in cui potrete dormire, lavorare, bere un drink: vivere". Musk, non troppo ben voluto a Hollywood per gli attacchi alle minoranze e per l'orgoglioso appoggio a Donald Trump, ha invitato agli Studios di Burbank investitori, analisti di borsa, giornalisti e fan di Tesla, che hanno interrotto il suo discorso a braccio con diversi "Elon, we love you!".
Tra il pubblico, anche il presidente di Stellantis, John Elkann, insieme al fratello minore di Elon, Kimbal. L'evento - maxi schermo e luci stroboscopiche da discoteca all'aperto - era intitolato 'We, Robot', con riferimento al padre della fantascienza Isaac Asimov. È stato trasmesso in streaming su X, di cui Musk è proprietario, e su Youtube.