di CLAUDIA MONTANARI

L’arrivo dell’autunno porta con sé l’inevitabile cambio di orario. Quest’anno il passaggio dall’ora legale all’ora solare avverrà nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, precisamente alle ore 3:00 del mattino. Durante questa notte, le lancette degli orologi dovranno essere spostate indietro di un’ora, tornando così alle 2:00. Questo significa che guadagneremo un’ora di sonno in più, ma anche che i pomeriggi e le serate si accorceranno, con il buio che arriverà prima.

L’ora solare, dunque, prenderà il posto dell’ora legale fino a marzo 2025, quando torneremo nuovamente a spostare le lancette in avanti per sfruttare al meglio le lunghe giornate primaverili ed estive. L’ora legale, che è stata introdotta come misura per ottimizzare il risparmio energetico, ha le sue radici nel 1916, quando la Germania fu la prima nazione a implementarla durante la Prima Guerra Mondiale. Da allora, la pratica si è diffusa in gran parte dell’Europa, diventando un’abitudine consolidata per molti Paesi, tra cui l’Italia.

Cosa comporta il ritorno all’ora solare: vantaggi e svantaggi

Un piccolo vantaggio dell’ora solare è la possibilità di dormire un’ora in più nella notte del cambio d’orario. Questo piccolo “bonus” di riposo è apprezzato da molti, soprattutto da coloro che soffrono di un ritmo di vita frenetico. Tuttavia, con l’introduzione dell’ora solare, le giornate sembreranno più corte, poiché il buio arriverà prima nel pomeriggio. Se da un lato ci sveglieremo con la luce del giorno che ci accompagna già nelle prime ore del mattino, dall’altro dovremo abituarci a serate più buie e fredde.

Questo cambiamento può avere effetti diversi su ciascuno di noi. Alcune persone riescono ad adattarsi facilmente al nuovo orario, mentre altre possono risentire di uno spostamento nel loro ritmo circadiano. Gli anziani, i bambini e chi soffre di disturbi del sonno possono sperimentare maggiori difficoltà nel riadattarsi a questa nuova routine. Per questo motivo, molti esperti consigliano di prepararsi gradualmente, iniziando ad adattare leggermente gli orari di sonno e i pasti già nei giorni precedenti al cambio.

Dal punto di vista del risparmio energetico, l’ora solare e l’ora legale rappresentano un tentativo di ottimizzare l’uso della luce naturale e ridurre il consumo di elettricità. Spostando le lancette in avanti durante i mesi più luminosi, si sfruttano al meglio le ore di luce del giorno, limitando l’uso di illuminazione artificiale nelle ore serali. Questo comporta un risparmio considerevole di energia, sia a livello individuale che collettivo. Secondo i dati diffusi negli anni scorsi, solo in Italia l’introduzione dell’ora legale permette un risparmio stimato di circa 220 milioni di euro l’anno, oltre a ridurre le emissioni di CO2.

Abolizione del cambio d’ora: pro e contro

Da anni, il cambio d’ora è al centro di un dibattito acceso, specialmente a livello europeo. Alcuni Paesi, in particolare quelli dell’Europa settentrionale, preferirebbero mantenere l’ora solare tutto l’anno, mentre altre nazioni, soprattutto quelle più a sud, sarebbero favorevoli all’adozione permanente dell’ora legale. Nel 2018, la Commissione Europea ha avviato una consultazione pubblica per chiedere ai cittadini dell’Unione se fossero favorevoli all’abolizione del cambio orario. La maggioranza dei partecipanti ha espresso il desiderio di eliminare questa pratica, ma la questione non è stata ancora risolta definitivamente.

Chi sostiene l’abolizione del cambio d’ora ritiene che i benefici in termini di risparmio energetico siano ormai marginali rispetto ai disagi che provoca, in particolare per la salute e il benessere delle persone. Il nostro organismo è governato da un orologio interno, chiamato ritmo circadiano, che regola il ciclo sonno-veglia in base all’alternanza di luce e buio. Spostare le lancette avanti e indietro può disturbare questo equilibrio, causando insonnia, stanchezza, difficoltà di concentrazione e sbalzi d’umore.

D’altro canto, chi è favorevole al mantenimento del cambio d’ora sottolinea i vantaggi in termini di risparmio energetico e di benessere psicologico. L’ora legale, infatti, ci permette di godere di giornate più lunghe durante i mesi estivi, favorendo attività all’aria aperta e aumentando la nostra esposizione alla luce solare, con effetti positivi sull’umore e sulla salute.

Come prepararsi al meglio al cambio d’ora

Per molti, il passaggio dall’ora legale all’ora solare può essere uno shock per il corpo e la mente. Per minimizzare gli effetti negativi, è utile adottare alcune semplici strategie che possono facilitare l’adattamento al nuovo orario. Prima di tutto, è consigliabile andare a letto un po’ prima nei giorni che precedono il cambio d’orario, così da abituarsi gradualmente alla differenza di un’ora. Regolare anche gli orari dei pasti e delle attività quotidiane, come l’esercizio fisico, può aiutare a stabilizzare il ritmo circadiano e a rendere meno traumatico il passaggio.

Un altro consiglio utile è quello di esporsi il più possibile alla luce naturale, soprattutto al mattino. La luce del sole è infatti il principale regolatore del nostro orologio biologico e ci aiuta a sincronizzarci con il nuovo ciclo giorno-notte. Anche evitare l’uso eccessivo di dispositivi elettronici nelle ore serali può favorire un sonno più riposante, poiché la luce blu emessa da questi schermi interferisce con la produzione di melatonina, l’ormone che induce il sonno.

Infine, è importante ricordare che il cambio d’ora non deve essere vissuto come un evento stressante, ma come un’opportunità per adattarsi ai ritmi naturali delle stagioni. L’autunno e l’inverno, con le loro giornate più corte e le temperature più fredde, possono invitarci a rallentare, a prenderci cura di noi stessi e a dedicare più tempo al riposo e al relax.