Una nuova ricerca dell’American Association for Cancer Research (AACR) mette in luce il collegamento tra il consumo di alcol e lo sviluppo di sei tipi di cancro, una connessione che diventa sempre più rilevante anche tra i giovani adulti. Secondo il rapporto 2024 dell’AACR, il consumo di alcol non è solo dannoso per la salute generale, ma rappresenta un fattore di rischio per una serie di malattie oncologiche, le cui incidenze sono in aumento tra le persone più giovani. In particolare, l’abuso di alcol è collegato al cancro della testa e del collo, al cancro al seno, al tumore del colon-retto, al carcinoma dell’esofago, al cancro del fegato e ai tumori dello stomaco.
La scoperta è di grande rilevanza perché circa il 40% di tutti i tumori sono associati a fattori di rischio modificabili, tra cui il consumo di alcol, fumo, inattività fisica e una dieta malsana. Questo suggerisce che riducendo il consumo di alcol, è possibile ridurre significativamente le possibilità di sviluppare il cancro. Il rapporto dell’AACR indica che le persone che smettono di bere o riducono il consumo di alcol possono abbassare il rischio di tumori correlati all’alcol dell’8% e il rischio generale di cancro del 4%.
Il collegamento tra alcol e tumori
Il rapporto del 2024 dell’AACR si basa su un’analisi approfondita di dati epidemiologici e clinici, che indicano chiaramente che il consumo di alcol aumenta il rischio di sviluppare sei tipi di tumori. Nonostante il legame tra alcol e tumori fosse già noto da tempo, la novità di questo studio è che i tassi di incidenza di questi tumori sono in aumento anche tra i giovani adulti, un dato che desta preoccupazione.
Tra i tumori maggiormente collegati all’alcol ci sono il cancro della testa e del collo, tra cui quelli della cavità orale e della faringe, dove il rischio è particolarmente alto tra i bevitori regolari. Un altro tipo di tumore collegato all’alcol è quello del colon-retto, una forma di cancro che è diventata sempre più comune tra i giovani, in contrasto con il passato, quando era considerato prevalentemente una malattia legata all’età avanzata. Anche il carcinoma dell’esofago è strettamente legato all’alcol, così come il cancro del fegato, che è direttamente influenzato dall’eccesso di consumo di alcol e dai suoi effetti sul metabolismo epatico.
Cancro al seno e alcol
Un aspetto particolarmente preoccupante del legame tra alcol e cancro è il rischio di cancro al seno, che è il tumore femminile più comune al mondo. Diversi studi scientifici hanno ormai confermato che anche il consumo moderato di alcol può aumentare il rischio di sviluppare questa malattia. Il meccanismo principale attraverso cui l’alcol contribuisce allo sviluppo del cancro al seno è legato all’incremento dei livelli di estrogeni e altri ormoni correlati, che possono stimolare la crescita delle cellule cancerogene.
Un’altra spiegazione potrebbe risiedere nell’effetto tossico dell’acetaldeide, un composto chimico prodotto dal metabolismo dell’alcol, che danneggia il DNA delle cellule e impedisce la loro riparazione. Questo danno al DNA, accumulandosi nel tempo, aumenta le probabilità di sviluppare una massa tumorale.
Alcuni numeri in Italia e nel mondo
A livello globale, il rapporto dell’AACR evidenzia che il 5,4% di tutti i tumori diagnosticati nel 2019 era attribuibile al consumo di alcol. Ciò significa che una parte significativa dei tumori potrebbe essere evitata semplicemente riducendo o eliminando l’assunzione di bevande alcoliche. Questo dato è particolarmente importante se si considera che molte persone, anche tra quelle che bevono moderatamente, non sono consapevoli del legame tra alcol e rischio di cancro.
In Italia, come in molti altri paesi, il consumo di alcol è radicato nella cultura sociale. Vino, birra e superalcolici sono spesso presenti nelle occasioni conviviali e nei pasti quotidiani. Tuttavia, solo una parte della popolazione è consapevole dei rischi oncologici associati al consumo di queste bevande. Secondo il rapporto dell’AACR, solo il 31% degli adulti è consapevole che il consumo di superalcolici aumenta il rischio di cancro, mentre il 25% riconosce un rischio maggiore derivante dal consumo di birra e il 20% dal consumo di vino.
L’effetto dell’alcol durante la gravidanza
Il rapporto AACR ha anche evidenziato un aspetto particolarmente inquietante riguardante il consumo di alcol durante la gravidanza. Bere alcol in gravidanza, anche a livelli moderati, aumenta il rischio che il bambino sviluppi la leucemia infantile. Questo avviene perché l’alcol attraversa la placenta, esponendo il feto ai suoi effetti tossici e compromettendo lo sviluppo cellulare. È noto che l’alcol influisce negativamente sulla crescita e sullo sviluppo del bambino, ma questa nuova scoperta ha aggiunto una dimensione ulteriore ai pericoli legati al consumo di alcol in gravidanza.
Uno dei dati più preoccupanti emersi dal rapporto AACR è che più del 50% degli adulti non è consapevole del legame tra il consumo di alcol e il rischio di sviluppare il cancro. Questa mancanza di conoscenza rappresenta una sfida significativa per la prevenzione del cancro a livello globale. Gli esperti sostengono che educare il pubblico su questi rischi potrebbe non solo aiutare le persone a fare scelte più consapevoli riguardo al consumo di alcol, ma anche ridurre i tassi di morbilità e mortalità legati ai tumori.
Il consumo di alcol è spesso visto come un comportamento sociale normale, e molte campagne di sensibilizzazione si concentrano sugli effetti più noti dell’alcol, come le malattie epatiche e i danni al sistema cardiovascolare. Tuttavia, il legame tra alcol e cancro è ancora relativamente sconosciuto a una larga fetta della popolazione. È quindi fondamentale che le campagne di salute pubblica si concentrino anche su questo aspetto, informando la popolazione in modo chiaro e accessibile.
L’importanza di ridurre il consumo di alcol
Ridurre il consumo di alcol è una delle raccomandazioni chiave degli esperti per ridurre il rischio di tumori correlati. Anche una riduzione modesta del consumo di alcol può avere un impatto significativo sulla salute a lungo termine, e molti studi hanno dimostrato che il beneficio è maggiore quando la riduzione avviene prima che i danni al DNA diventino irreversibili. Le politiche di salute pubblica volte a limitare l’accesso all’alcol e a promuovere un consumo responsabile possono giocare un ruolo cruciale nella prevenzione del cancro.