di GIANLUCA PACE
Il ministro della Difesa Guido Crosetto stamattina si è presentato al Senato per un’informativa sui recenti attacchi alle basi Unifil in Libano. La notizia, a vedere le foto, è che almeno Crosetto si è presentato. Già, perché il ministro della Difesa ha parlato a un’aula più o meno vuota.
L’informativa, d’altronde, è iniziata alle nove. Un po’ prestino, signor ministro. Ministro che aveva anche rimandato un viaggio a Bruxelles dove era atteso per un vertice della Nato pur di informare il nostro sacro Parlamento.
Ma comunque poi, raccontano le agenzie, nel corso del tempo le cose sono un po’ migliorate. Alle 10.15, spiegano i cronisti con il pallottoliere in mano, si è registrato un picco di 59 senatori. Non male. Su un totale di duecento più i senatori a vita, 59, per i parlamentari italiani è un buon numero.
In effetti, Crosetto è venuto a parlare di un argomento non così interessante: soltanto degli attacchi alle basi dove sono dei nostri militari. Quanto patriottismo sparso, insomma, in questi nostri onorevoli. Ma tra qualche ora, c’è da aspettarselo, le scuse tanto si moltiplicheranno: le commissioni di qua, i viaggi di là. E passata qualche piccola polemica, più o meno tutti si scorderanno in fretta di questa ennesima scenetta.
E pensare che ingenuo Crosetto che, pur di informare il Parlamento, non si è presentato a un vertice della Nato ed è venuto in Aula. Ma caro ministro, non si fa, così all’improvviso. Poteva anche avvertirli in tempo, questi nostri poveri senatori.