E'matematica la vittoria del Sì al referendum pro-Ue in Moldavia, anche se mancano ancora i dati da 19 seggi e il responso della Commissione elettorale.

E' quanto risulta dai dati rilanciati dal sito alegeri.md dell'associazione per la democrazia partecipativa Adept. Da un paio d'ore non è accessibile online il dato della Commissione elettorale. Con 2.200 sezioni scrutinate su 2.219 il Sì è in testa al 50,31% e 742.819 voti. Il No ha 733.711 voti e il 49,69%. Manca dunque la scelta di 2.423 votanti mentre lo scarto a favore del sì è di 9.108 voti.

Con il 98,4% delle sezioni scrutinate alle elezioni presidenziali in Moldavia la presidente uscente di centro-destra ed europeista Maia Sandu guida saldamente con il 41,97% ma sembra sfumare l'elezione al primo turno. Se la dovrà vedere con ogni probabilità con Alexandr Stoianoglo, sostenuto dal partito socialista, tradizionalmente filo-russo, e distanziato al 26,31%. Lontani gli altri nove candidati, salvo per l'ex sindaco di Balti Renato Usatii al 13,74%, apertamente filo-russo. E' quanto emerge dalla Commissione elettorale nazionale. Il vantaggio di Sandu appare superiore a quello previsto nei sondaggi della vigilia.

In Moldavia ci sono state "interferenze senza precedenti" dalla Russia in vista del voto ieri. Il Paese "è stato oggetto di interferenze malevole e manipolazione delle informazioni", "non nelle ultime settimane o giorni" e l'Ue lo ha verificato "sul campo". Lo ha detto il portavoce Ue per la politica estera Peter Stano interpellato sull'esito del referendum pro-Ue e delle presidenziali in Moldavia, rinviando a dopo il giudizio degli osservatori Osce per un commento sull'esito delle elezioni. "Continuiamo a supportare l'ambizione di accesso all'Ue della Moldavia", ha sottolineato il portavoce della Commissione Eric Mamer.

La presidente moldava Maia Sandu deve "fornire le prove" delle sue accuse di interferenze nelle elezioni nel Paese. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo che Sandu aveva parlato di interferenze da parte di "gruppi criminali" che avrebbero danneggiato lei e la vittoria del 'sì' nel referendum sull'Unione europea. "Queste sono accuse molto serie e all'opinione pubblica devono essere mostrate prove", ha detto Peskov, citato dall'agenzia Tass.