Inter-Juventus 4-4 (3-2).
Da segnalare, poi, che circa duecento tifosi giallorossi, arrivati a Firenze senza il biglietto d'ingresso, non sono stati fatti entrare al Franchi e prima dell'inizio della partita sono stati scortati fino al case autostradale per tornare a Roma. Dall'altra parte una bella Fiorentina che continua a dare segnali importanti di crescita sul piano del gioco, della concretezza, della finalizzazione. Kean sempre più protagonista con i suoi gol e prestazioni, ma anche l'apporto di giocatori come Bove, Cataldi, Gosens, Dodo, Adli, Comuzzo, Colpani, permettono a Palladino di far crescere una squadra che sembra aver trovato l'alchimia giusta e ora, rimanendo coi piedi per terra, ogni obiettivo è possibile. Palladino recupera Kean al centro dell'attacco e schiera Beltran al posto dell'infortunato Gudmundsson e schiera la squadra con l'ormai consueto 4-2-3-1. Juric, invece, parte con Pisilli titolare, per il resto nessun altro cambio rispetto le attese della vigilia e inizialmente schiera la squadra col 3-5-2. Prima azione gol (9') e la Fiorentina passa in vantaggio: Adli resiste ad una marcatura asfissiante a centrocampo e serve Bove che fa partire l'azione in contropiede dando la palla di tacco a Beltran, l'argentino avanza e nel corridoio rende la palla a Kean che con un secco diagonale trova l'angolo basso alla sinistra di Svilar. Una rete al termine di una bell'azione corale e veloce della Fiorentina. Passano otto minuti (17') e la Fiorentina trova il raddoppio: brutto passaggio di Celik dentro l'area e nel recuperare travolge Bove che si era avventato sulla palla, per l'arbitro Sozza (e confermato dal Var, nonostante le proteste dei giocatori giallorossi) è calcio di rigore poi trasformato da Beltran. Al 25' la Roma si fa vedere con un tiro di Cristante dal limite dell'area che però trova l'ottimo intervento di Comuzzo che da terra respinge fuori area il pericolo. Juric cerca di correre ai ripari e dopo solo 31' minuti decide per un doppio cambio: fuori Cristante e Angelino, dentro Kone e Zalewski.
Scelta premiata, al 39' Kone riapre la partita battendo De Gea con un gran tiro da fuori area in diagonale. Nemmeno il tempo di ripartire che la Fiorentina rimette la doppia distanza dai giallorossi: sulla destra Gosens recupera palla su Celik, serve Bove che entra in area e mette dentro l'area piccola dopo arriva indisturbato Kean per il 3-1 dei viola. A inizio secondo tempo Juric lascia negli spogliatoi Mancini e inserendo Baldanzi, schierando la squadra col 3-4-2-1. Ma questo non basta a frenare la forza della Fiorentina che al 52' trova il 4-1 con il gol dell'ex Bove (che non esulta): azione veloce dei viola che fanno partire Adli che avanza fino al lime dell'area e poi serve centralmente al limite dell'area l'accorrente Bove, l'ex giallorosso entra in area, si libera di due giocatori e batte Svilar.
Al 61' Dybala, con una punizione dal limite, prova a riportare in partita i giallorossi ma trova una grande parate di De Gea, sul secondo palo, che evita il gol. La riposta della Fiorentina è immediata con il rovesciamento di fronte con Adli che al limite dell'area serve dentro Gosens che batte a colpo sicuro ma trova la deviazione in calcio d'angolo di Celik. Al 65' la Roma rimane anche in dieci per l'espulsione di Hermoso (doppio cartellino giallo) che mette giù ingenuamente con le mani Dodo che gli era appena andato via.
Un cartellino rosso che porta Juric a richiamare in panchina Dybala e fa entrare Hummels, che così alla nona giornata di campionato fa il suo esordio con la maglia della Roma. Esordio poco fortunato, perché al 71' su colpo di testa in area di Kouame (che cinque minuti prima era entrato al posto di Beltran) devia involontariamente nella sua porta il pallone del 5-1. Fiorentina che finisce poi la partita in dieci, per l'infortunio di Comuzzo a cambi completati
Emozioni, gol e spettacolo, in sostanza tutto quello che deve essere sempre un derby d'Italia. A San Siro non è stato uno dei classici Inter-Juventus degli ultimi anni da zero tiri in porta, ma stavolta il big match finisce con un pirotecnico 4-4.
Una sfida in cui succede di tutto con continui ribaltamenti di fronte e di punteggio: prima avanti i nerazzurri, poi i bianconeri, poi il nuovo allungo interista fino al 4-2 prima della clamorosa rimonta finale nel segno di Yildiz.
Fiorentina-Roma 5-1
'Il pallone è quello bianco, il pallone è quello bianco...'.
Basta questo coro di scherno dei tifosi della Curva Fiesole per riassumere Fiorentina-Roma 5-1.
La squadra di Juric non è mai stata in partita, mostrando troppe lacune nella fase difensiva e con troppi giocatori in fase offensiva che non tornavano, lasciando troppi spazi alla Fiorentina, e perdendo tutti i duelli in ogni parte del campo. Una sconfitta pesante, netta, che non lascia spazio a dubbi. Se non quelli che tutto l'ambiente nutre su Juric, la cui panchina e' ora a rischio. E' finita con i viola a fare festa e i giallorossi a scusarsi sotto il settore dei tifosi ospiti, che li contestavano.
Da segnalare, poi, che circa duecento tifosi giallorossi, arrivati a Firenze senza il biglietto d'ingresso, non sono stati fatti entrare al Franchi e prima dell'inizio della partita sono stati scortati fino al case autostradale per tornare a Roma. Dall'altra parte una bella Fiorentina che continua a dare segnali importanti di crescita sul piano del gioco, della concretezza, della finalizzazione. Kean sempre più protagonista con i suoi gol e prestazioni, ma anche l'apporto di giocatori come Bove, Cataldi, Gosens, Dodo, Adli, Comuzzo, Colpani, permettono a Palladino di far crescere una squadra che sembra aver trovato l'alchimia giusta e ora, rimanendo coi piedi per terra, ogni obiettivo è possibile. Palladino recupera Kean al centro dell'attacco e schiera Beltran al posto dell'infortunato Gudmundsson e schiera la squadra con l'ormai consueto 4-2-3-1. Juric, invece, parte con Pisilli titolare, per il resto nessun altro cambio rispetto le attese della vigilia e inizialmente schiera la squadra col 3-5-2. Prima azione gol (9') e la Fiorentina passa in vantaggio: Adli resiste ad una marcatura asfissiante a centrocampo e serve Bove che fa partire l'azione in contropiede dando la palla di tacco a Beltran, l'argentino avanza e nel corridoio rende la palla a Kean che con un secco diagonale trova l'angolo basso alla sinistra di Svilar. Una rete al termine di una bell'azione corale e veloce della Fiorentina. Passano otto minuti (17') e la Fiorentina trova il raddoppio: brutto passaggio di Celik dentro l'area e nel recuperare travolge Bove che si era avventato sulla palla, per l'arbitro Sozza (e confermato dal Var, nonostante le proteste dei giocatori giallorossi) è calcio di rigore poi trasformato da Beltran. Al 25' la Roma si fa vedere con un tiro di Cristante dal limite dell'area che però trova l'ottimo intervento di Comuzzo che da terra respinge fuori area il pericolo. Juric cerca di correre ai ripari e dopo solo 31' minuti decide per un doppio cambio: fuori Cristante e Angelino, dentro Kone e Zalewski.
Scelta premiata, al 39' Kone riapre la partita battendo De Gea con un gran tiro da fuori area in diagonale. Nemmeno il tempo di ripartire che la Fiorentina rimette la doppia distanza dai giallorossi: sulla destra Gosens recupera palla su Celik, serve Bove che entra in area e mette dentro l'area piccola dopo arriva indisturbato Kean per il 3-1 dei viola. A inizio secondo tempo Juric lascia negli spogliatoi Mancini e inserendo Baldanzi, schierando la squadra col 3-4-2-1. Ma questo non basta a frenare la forza della Fiorentina che al 52' trova il 4-1 con il gol dell'ex Bove (che non esulta): azione veloce dei viola che fanno partire Adli che avanza fino al lime dell'area e poi serve centralmente al limite dell'area l'accorrente Bove, l'ex giallorosso entra in area, si libera di due giocatori e batte Svilar.
Al 61' Dybala, con una punizione dal limite, prova a riportare in partita i giallorossi ma trova una grande parate di De Gea, sul secondo palo, che evita il gol. La riposta della Fiorentina è immediata con il rovesciamento di fronte con Adli che al limite dell'area serve dentro Gosens che batte a colpo sicuro ma trova la deviazione in calcio d'angolo di Celik. Al 65' la Roma rimane anche in dieci per l'espulsione di Hermoso (doppio cartellino giallo) che mette giù ingenuamente con le mani Dodo che gli era appena andato via.
Un cartellino rosso che porta Juric a richiamare in panchina Dybala e fa entrare Hummels, che così alla nona giornata di campionato fa il suo esordio con la maglia della Roma. Esordio poco fortunato, perché al 71' su colpo di testa in area di Kouame (che cinque minuti prima era entrato al posto di Beltran) devia involontariamente nella sua porta il pallone del 5-1. Fiorentina che finisce poi la partita in dieci, per l'infortunio di Comuzzo a cambi completati.