Il presidente del Venezuela Nicolás Maduro ha affermato di attendere che l'omologo brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva spieghi personalmente il perché del veto di Brasilia all'ingresso del Paese caraibico nel blocco di Paesi in via di sviluppo Brics, manifestato nel corso dell'ultimo vertice a Kazan in Russia.
"Preferisco aspettare che Lula, una volta ben informato sugli avvenimenti, come capo dello Stato, a suo tempo, dica quello che ha da dire", ha detto il leader chavista nel corso del suo programma settimanale "con Maduro+", in onda sulla televisione di Stato.
Evitando di accusare Lula, Maduro ha puntato il dito contro il ministero degli Estri brasiliano indicandolo come "un potere dentro il potere" che da sempre "cospira contro il Venezuela perché legato direttamente al Dipartimento di Stato Usa, fin dai tempi del colpo di stato contro João Goulart".
Il veto brasiliano seguiva la progressiva presa di distanze di Brasilia dal presidente venezuelano sin dalla sua controversa rielezione - proclamata senza presentare prove - lo scorso luglio.
La decisione del veto era stata motivata dal consigliere speciale per la politica estera della presidenza della Repubblica, Celso Amorim, dalla "violazione del rapporto di fiducia" da parte di Caracas che dopo aver promesso di consegnare i verbali delle urne, necessari secondo il governo brasiliano per provare la rielezione di Maduro, non lo aveva più fatto.