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(da il Giornale)

di MASSIMO BALSAMO

Cori, slogan, foto di Yahya Sinwar e anche l'omaggio ai "ragazzi di Amsterdam". Ennesima giornata di vergogna per le vie di Milano al corteo organizzato dagli attivisti Pro Pal, che nella maggior parte dei casi si possono definire pro Hamas. "Israele terrorista" è solo uno dei tanti insulti rivolti allo Stato ebraico, accompagnato da incitamenti all'Intifada, come "un sasso qua, un sasso là, un sasso per la libertà". Ma la novità è rappresentata dall'elogio del pogrom contro i tifosi israeliani aggrediti ad Amsterdam"Un applauso ai ragazzi di Amsterdam, che hanno dato una lezione" quanto proferito da un solone munito di megafono.

"In questi giorni abbiamo visto come i nostri fratelli ad Amsterdam, in Olanda, hanno agito contro il sionismo" hanno rincarato la dose i manifestanti, invitando i sodali ad agire:"Questa è la solidarietà. Anche noi in Italia non possiamo rimanere solo a fare le piazze di solidarietà, dobbiamo agire nelle piazze, nei luoghi di lavoro, nelle manifestazioni, in ogni spazio".

"Il vittimismo è una caratteristica del movimento sionista" la giustificazione dei Pro Pal nell'ennesimo attacco diretto allo Stato ebraico, anche se in questo caso non sono mancati i fischi da parte del pubblico. Non è mancato neanche, sempre dal megafono, un attacco alla stampa: "Giornalisti vigliacchi". Altra vergogna la già citata circolazione di fotografie di Yahya Sinwar, la mente dietro gli attacchi del 7 ottobre. Presente anche un cartello che recita "Bastone di Sinwar" con delle scritte in arabo.

"A Gaza e in Cisgiordania l'orrore è quotidianità, non passa giorno senza che l'esercito nazifascista di Israele commetta crimini efferati contro i palestinesi" la nota diffusa da Potere al popolo, presente in corteo a Milano al fianco dei Pro Pal:"A Israele la comunità internazionale concede sostanzialmente qualsiasi cosa, Netanyahu e i suoi scagnozzi possono bombardare case, scuole, ospedali, moschee e chiese, possono sequestrare arbitrariamente i civili palestinesi per torturarli e violentarli, possono ammazzare gli operatori delle nazioni unite e bombardare altri stati sovrani, rischiando di causare escalation belliche di proporzioni devastanti, senza subire ripercussioni.

Il quarto Reich dispiega la sua furia genocida e l'occidente è complice. In tutto questo non possiamo stare che dalla parte del popolo e della resistenza palestinese, uniti nella lotta contro il sionismo e il suo progetto genocida".