di ROCCO GRIMALDI

Hai più di 5mila euro in banca? Allora è il caso che inizi a porti qualche domanda, tranquillo, però, all’interno di questo articolo troverai tutte le risposte che ti occorrono. Avere i soldi in banca, per quei pochi fortunati che ancora ci riescono, visto i tempi di crisi che corrono, in Italia può essere un rischio.

Non tutti sanno, infatti, che i soldi sul conto corrente superata una certa soglia ci mettono dinanzi ad un rischio. Il governo italiano, infatti, già da qualche tempo, ha deciso di tassare tutti i conti correnti che superano la soglia dei 5.000 euro.

Nessun esproprio naturalmente, nessuna trattenuta indebita, piuttosto, una tassa, una semplice tassa che, però, se non si conosce a dovere può creare problemi. Stiamo parlando della cosiddetta imposta di bollo sul conto corrente. Una tassa che viene applicata in Italia su determinati documenti e operazioni finanziarie.

A cosa stare attento se hai più di 5mila euro in banca

È importante, dunque, consultare le normative fiscali in vigore per capire esattamente quando si è tenuti a pagare questa imposta. In generale, l’imposta di bollo sul conto corrente viene addebitata direttamente sul conto corrente dal proprio istituto bancario. Proprio per questo, però, per evitare spiacevoli sorprese bisogna essere aggiornati e sapere in maniera dettagliata quando siamo tenuti al versamento di questa imposta e quanto deve essere il suo ammontare.

Questa che è una vera e propria tassa diretta, venne Introdotta con il decreto Salva Italia (DL 201/2011) emanato dal Governo Monti. La tassa si applica ai conti bancari, postali ed anche ai libretti di risparmio e tiene conto della giacenza media. Proprio quest’ultima, infatti, calcolata di trimestre in trimestre qualora fosse uguale o superiore ai 5.000 euro ci esporrà al pagamento di questa imposta.

Il calclolo dell’imposta di bollo non è necessario, nel senso che si tratta di una quota fissa annuale applicati ai conti correnti che vedremo da qui a poco, ciò che bisogna sapere, però, è che la tassa si applica anche nel caso un conto corrente sia stato aperto e poi chiuso prima dei 365 giorni. Sui conti correnti di persone fisiche l’ammontare del pagamento è di 34,20€ annui , raggiunge, invece, i 100€ annui per le persone giuridiche ossia le aziende.

La tassa viene gestita direttamente dall’ente di credito. Questo significa che una volta l’anno il nostro istituto bancario o la Posta, sottrarrà dal nostro conto corrente la cifra spettante l’imposta di bollo. Non c’è una data precisa in cui questo avviene, quindi anche questo è da tenere sotto occhio, l’istituto di credito, infatti, gestendo in piena autonomia, una volta l’anno a sua discrezione preleverà la somma dovuta se hai più di 5mila euro sul conto corrente di giacenza media.