A Casablanca il sen. Menia ha visitato la chiesa cattolica italiana, riaperta da poco, dove si trova un missionario italiano e dove è venerata la Madonna di Trapani. In seguito è stato in visita ad una casa di riposo italiana e alla grande Moschea costruita sull’acqua fronte Atlantico.
Il secondo giorno a Marrakech ha incontrato al consolato sia la comunità italiana che il console onorario, Karim Benfallah. La richiesta avanzata da più parti è di poter ottenere in prospettiva un consolato a tutti gli effetti e non solo onorario. Infine il sen. Menia ha incontrato gli iscritti al circolo Fdi Marocco, assieme al responsabile della sezione di Fratelli d'Italia, Patrizio Innocenti (organizzatore dell'evento).
“Sono state 48 ore dense e di grande impatto – osserva il sen. Menia – dal momento che all'estero aumenta esponenzialmente l'attenzione verso Fratelli d'Italia ed il governo guidato da Giorgia Meloni. I nostri connazionali sanno di non essere soli e di poter contare su un governo centrale che si è impegnato a soddisfare piccole e grandi esigenze. Inoltre il Marocco, in modo particolare, riveste un'importanza sempre maggiore sia in riferimento al flusso di cittadini tra i due paesi, sia in riferimento al suo mutato ruolo: si tratta di un paese che ha compiuto moti progressi e che si sta ritagliando un ruolo significativo in un panorama spesso instabile come l'Africa. Segno che l'Italia sta cogliendo, anche nella cornice rappresentata dal Piano Mattei per l'Africa”.