(foto Ansa)

L'età dell'oro del tennis azzurro.

Non solo Jannik Sinner: con un Berrettini ritrovato, l'Italia si prende di forza la Coppa Davis 2024 a Malaga, bissando il successo di 12 mesi fa, e corona cosi' un anno formidabile, fatto della vittoria delle azzurre nella Billie Jean King Cup, dei due Slam e delle Finali Masters di Sinner, delle medaglie olimpiche di Parigi. Il punto della doppietta in Davis e' arrivato, come da copione, dal numero 1 del mondo, che ha battuto per la nona volta su dieci l'olandese Griekspoor in un match più combattuto del previsto, ma alla fine scivolato per inerzia dalla parte del piu' forte. "Ci tenevo ad esser qui - la soddisfazione di uno stremato Sinner, arrivato a Malaga appena 48 ore dopo aver trionfato a Torino come 'Maestro' - E' il modo piu' bello di chiudere la stagione".

Alla finale di Malaga per assegnare l''insalatiera', d'altra parte, la nazionale di Volandri si era presentata da favorita, a fronte dell'Olanda alla sua prima assoluta. E il capitano ha confermato le scelte della semifinale contro l'Australia, schierando nel primo singolare, contro Van de Zandschulp, Matteo Berrettini: il plus di questa serata di Malaga e' stato proprio il tennista romano, smarrito negli ultimi anni sulla via degli infortuni e tornato 'martello' vincente, per il servizio e per la tenuta mentale. Un anno fa era in tribuna a tifare per i compagni, senza pensare ai guai fisici, stavolta ha giocato, ha vinto e alla fine e' scoppiato in lacrime tra le braccia di capitan Volandri. La serata cominciata con l'inno di Mameli e quello olandese si e' perciò conclusa solo col primo, e tutti gli azzurri a alzare la Davis tra i coriandoli, prima della foto attorno a un Angelo Binaghi dal sorriso senza fine. "Il nostro inno e' oramai la colonna sonora del tennis mondiale", esulta il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e il pensiero va al sorriso di Jasmine Paolini, alla forza di Tathiana Garbin, alle potenzialita' di Lorenzo Musetti. "Grazie campioni", twitta la premier Meloni.

Il punto della vittoria e' arrivato da un Sinner dominante, nonostante la fatica: 7-6 6-2 il punteggio contro Griekspoor, che per tutto il primo set lo ha impegnato con un servizio veloce, passanti precisi, gran colpi da fondo e pochi errori. Cosi' nessun break, tranne il primo serve olandese del tie: sul 2-1, si e' sgretolata la certezza dell'avversario e Sinner ha preso il volo sull'onda del 7-6: ha breakkato subito sull'1-1 del secondo set ma poi per troppi errori (la stanchezza che toglie concentrazione) l'immediato controbreak. L'azzurro sul 2-2 si e' ripreso il servizio del talentuoso olandese, ha breakkato ancora e sul 5-2 ha avuto tre match point, tutti sprecati. Il vantaggio dalla parita' ha offerto l'ultima chance, per il 6-2 che ha fatto scoppiare la festa. Ancora piu' impressionante la vittoria che l'aveva preceduto, quella di Berrettini: 15 aces, colpi vincenti, una tenuta mentale da grande giocatore. "Questa Coppa pesa, in tutti i sensi - le sue parole dal Palacio de Deportes Jose Maria Martin Carpena- A chi la dedico? Alla mia famiglia e a me stesso che non ho mai mollato". "E' incredibile, ho trovato delle splendide soluzioni in campo, la cosa più importante è essere riuscito ad arrivare integro, mi mancavano questi momenti. Il mio livello di tennis è sempre stato lì ma non è facile giocare al tuo meglio quando sei assente a lungo, l'obiettivo era stare meglio dopo ogni partita e l'ho raggiunta". Alla vigilia di Malaga, Berrettini aveva assicurato la sua totale disponibilita' a Volandri, per il singolo, il doppio o anche solo il ruolo di capotifoso, come fu sempre in Andalusia nel 2023: e alla fine l'ha ricoperti tutti e tre, sorprendendo anche per l'intesa nel doppio con Sinner. "Lui mi e' da esempio", le parole del romano sull'altoatesino. Che d'altra parte ha sempre sostenuto il compagno azzurro, incitandolo da bordo campo a ogni errore, ed esultando a ogni punto. Ora Berrettini, rientrato nella top 40, ha la possibilita' di presentarsi all'apertura del nuovo anno da testa di serie degli AusOpen. "Per me e' stato un bel 2024, con qualche difficoltà - dice invece il leader del tennis azzurro, Sinner, il cui pensiero forse e' ancora al procedimento Tas per doping ancora aperto - Potevo fare meglio alcune cose, ora vediamo il 2025".
Perche' l'eta' dell'oro non abbia fine.