di STEFANO CASINI
Come era previsto, si è svolta la manifestazione ufficiale del Giorno\ dell’Emigrante davanti alla Statua del Gen. Artigas nella Piazza Indipendenza. Si fa tutti gli anni ma, purtroppo, con 150.000 connazionali che vivono in Uruguay, per diverse ragioni, ogni volta PURTROPPO ci sono sempre bmeno presenze. Un gruppo di bambini della Scuola Italiana di Montevideo, onnipresenti a queste manifestazioni, hanno dato un po’ di colore a questo avvenimento. C’era qualche dirigente della Collettività come Filomena Gentile e anche un Senatore eletto del FA come il Dr. Caggiani, evidentemente discendente di italiani. Niente a che vedere quando, negli anni 70 o 80 Piaza Independencia riceveva un migliaio di persone davanti alla statua del condottiero.
Le solite parole d’ordine da parte di un pezzettino di COMITES e, per fortuna , le parole del nostro Ambasciatore che, in solitario, ha ricordato che dobbiamo essere piú presenti per avere un peso specifico piú importante nella società dove viviamo, l’Uruguay, un paese con quasi la metá della popolazione che porta il nostro sangue. La presenza dei “Granaderos” della Presidenza, la tromba che ha suonato davanti a una trentina di persone, hanno comunque lasciato ben alto il nome dell’Italia e il riconoscimento che questo paese ha per milioni dei suoi
discendenti. É stata una cerimonia simbolica ma piena di emozione, che abbiamo catturato nel viso dell’Ambasciatore commosso.