La Procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati l'ex calciatore Francesco Totti per il reato di omessa dichiarazione di una parte dei redditi.

 

L'accusa, di cui scrive oggi il quotidiano la Verità, è legata ad una attività della Guardia di Finanza sui conti dell'ex numero 10 della Roma da cui emergerebbero alcune apparizioni pubblicitarie per le quali Totti non avrebbe aperto un'apposita partita Iva, pur essendo per lui gli spot un'attività non occasionale. Si tratta di un 'debito' di poche migliaia di euro che però tra sanzioni e interessi avrebbe raggiunto i 200 mila euro: in base a quanto si apprende, però, l'ex campione del mondo avrebbe già saldato il debito con l'Erario.

Il pm di piazzale Clodio Vincenzo Barba gli contesta la violazione dell'articolo 5 del decreto legislativo 74/2000, ovvero l'evasione sulle tasse o sul valore aggiunto. Non è escluso che i magistrati capitolini nelle prossime settimane possano convocare Totti per ascoltarlo e dargli l'opportunità di chiarire. Alla luce delle sue dichiarazioni i pm potrebbero procedere con una eventuale archiviazione del fascicolo.

L'ex giallorosso è attualmente indagato anche in un altro procedimento, per il quale si va verso l'archiviazione, per l'accusa di abbandono di minori dopo una denuncia della ex moglie Ilary Blasi.